ANGELLINI (Angelini, Angiolini), Francesco Maria
Nacque a Bologna il 15 giugno 1680; s'acquistò fama come architetto, progettando chiese e palazzi della città e del contado di Bologna e, secondo l'Oretti, di Modena e Pesaro; per questo il 15 giugno 1725, preferito a C. F. Dotti, che alla sua morte gli successe nell'incarico, fu eletto quasi unanimemente perito e architetto dei Comune. Restano di lui a Bologna il Collegio di S. Croce e S. Giuseppe (via D'Azeglio 82) ampliato e compiuto nel 1772, l'atrio che conduce al secondo cortile e la galleria del palazzo di giustizia (piazza Giordani 4), il coro e la cappella maggiore della chiesa di S. Lucia (via Castiglione 36) che fu iniziata nel XVII sec. su progetto di G. Rinaldi, lo scalone e un lato del cortile del palazzo Zucchini (via S. Stefano 36); ma l'opera più interessante per la grandiosità di concezione e ricchezza di decorazione e di effetti prospettici è l'atrio, scalone e gallerie del palazzo Montánari (via Galliera 8) del 1725. Molti attribuiscono a lui anche la chiesa di S. Maria della Mascarella in Bologna. Restano diversi disegni o copie di progetti, alcuni attribuiti, altri firmati. Morì a Bologna il 28 giugno 1731.
Bibl.: Bologna, Biblioteca Com. dell'Archiginnasio, M. Oretti, Notizie de' Professori del disegno (ms.), vol. B 132, C. 280; C. Malvasia, Pitture di Bologna, Bologna 1782, pp. 29, 171, 218, 264, 434; G. Bianconi, Guida di Bologna, Bologna 1820, pp. 176, 221, 275; M. Gualandi, Memorie originali, Bologna 1845, VI. pp. 22, 25, 29; C. Ricci-G. Zucchini, Guida di Bologna, Bologna 1930, pp. 41, 44, 53, 149, 221; G. Zucchini, Edifici di Bologna (repertorio bibl. e icon.), Roma 1931, pp. 52, 70, 83. 106, 108, 138; V. Golzio, Il seicento e il settecento, Torino 1950, p. 669; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, I, p. 508.