PIAVE, Francesco Maria
Librettista, nato a Murano (Venezia) il 18 maggio 1810, morto il 5 marzo 1876 a Milano. Era correttore dello stabilimento tipografico Antonelli a Venezia, quando lo trasse dall'oscurità, nel 1842, il maestro G. Pacini, facendosi raffazzonare da lui il libretto Il Duca d'Alba. Il P. ebbe in seguito l'ufficio di direttore degli spettacoli e di poeta del teatro La Fenice di Venezia, e poi, dal 1839, della Scala di Milano. Dal 1844, in cui scrisse l'Ernani, al 1862, in cui scrisse la Forza del destino, fu il librettista prediletto del Verdi. Si conosce di lui una produzione assai vasta e varia: circa 60 libretti, che furono musicati, oltre che dai ricordati Pacini e Verdi, dai fratelli Ricci, G. Braga, A. Cagnoni, S. Mercadante, C. Pedrotti, ecc. Mediocre poeta (la sua verseggiatura era sempre sciatta e talvolta goffa) il P. non mancò d'intuito teatrale, riuscendo spesso a una sufficiente economia scenica. Per queste sue qualità il Verdi lo ebbe utile collaboratore.
Bibl.: L. Miragoli, Il melodr. ital. nell'Ottocento, Roma 1924, pp. 186-206; T. Mantovani, F. M. P., in Musica d'oggi, sett. 1924.