Pagano, Francesco Mario
Scrittore e politico (Brienza 1748-Napoli 1799). Tipico rappresentante dell’illuminismo napoletano, fu profondamente influenzato dal pensiero di G.B. Vico, sul quale innestò le istanze democratiche e progressiste derivanti da J.-J. Rousseau e M.-J.-A. Condorcet. Diede un contributo fondamentale alla riforma del processo penale (Considerazioni sul processo criminale, 1787) e insegnò nell’univ. napoletana (dal 1785) diritto criminale. Sensibile alle idee ugualitarie della Rivoluzione francese, partecipò all’attività della Società patriottica e assunse la difesa d’ufficio nei processi contro i patrioti del 1794: fu perciò imprigionato (1796) e costretto a dimettersi dall’insegnamento e dalla professione. Liberato nel 1798 ed emigrato prima a Roma, poi a Milano, tornò a Napoli quando vi fu proclamata la Repubblica partenopea (1799). P. vi ebbe una parte di primo piano: membro del governo provvisorio e del comitato legislativo, divenutone presidente, preparò il disegno di Costituzione repubblicana. Partecipò alla lotta armata per la difesa della Repubblica, poi alle trattative di resa, e fu tra i firmatari della capitolazione. Crollata la Repubblica, fu condannato a morte. Tra le sue opere: Saggi politici dei principi, progressi e decadenze della società (1783-85).