PANIGAROLA, Francesco
Oratore sacro, nato a Milano nel 1548, morto ad Asti nel 1594. Entrò nell'ordine dei minori osservanti, studiando a Padova, a Pisa e a Parigi. Tornato in Italia, percorse in tredici anni le principali città della penisola, suscitando con le sue prediche l'entusiasmo delle folle e dei dotti. Nel 1586 fu scelto come suffraganeo del vescovo di Ferrara, ma cadde in disgrazia di Alfonso II, forse per aver tenuto segreto carteggio coi Medici. Eletto nel 1587 vescovo di Asti, venne l'anno seguente mandato da Sisto V a Parigi, dove rimase durante l'assedio, difendendo con la sua eloquenza le ragioni della Lega contro Enrico IV. Scrisse opere di teologia, compendî, commenti, lezioni e varie raccolte di prediche (Homeliae pro Dominicis, Venezia 1600; Cento ragionamenti sopra la passione di N.S., Venezia 1585; Discorsi sui Vangeli della Quaresima, Roma 1596; ecc.). Lasciò anche un manuale, Il predicatore ossia parafrasi e commento intorno al libro dell'eloquenza di Demetrio Falereo, che ebbe autorità e fortuna. Fu senza dubbio oratore insigne, accostabile a P. Segneri per la cura dell'elaborazione artistica delle sue prediche e per il vigore del ragionamento; ma gli nocquero gli schemi retorici che troppo amava, e l'indulgere alle fiorettature formali preludenti al secentismo.
Bibl.: F. Argelati, Bibl. Script. med., II, 1, p. 1029 (per le opere); G. Tiraboschi, Storia d. lett. ital., VII, ii, cap. I, par. LIV; F. Flamini, Il Cinquecento, Milano s. a., pp. 435-436; E. Santini, L'eloquenza ital. dal concilio tridentino ai nostri giorni, I, Palermo 1923, pp. 37-38; B. Croce, Saggi sulla lett. ital. del Seicento, 2ª ed., Bari 1924, p. 166; L. Amato, P. Fr. Panigarola principe degli oratori sacri del Cinquecento, in Frate Francesco, VII (1934), pp. 89-98.