FRONTINI, Francesco Paolo
Nacque a Catania il 6 ag. 1860 da Martino e da Angela Senia.
Martino (1828-1909), buon musicista e insegnante di contrappunto, fondò la banda municipale di Catania, di cui fu direttore, ed ebbe anche una discreta fama come compositore di melodie ballabili, di un'opera seria in tre atti, La fidanzata di Marco Bozzari, rappresentata a Catania nel 1863, dell'oratorio Il martirio di s. Agata, rappresentata ivi nello stesso anno, e dell'azione coreografica Fatina, oltre alla fiaba musicale La rivolta dell'Olimpo.
Il F. ricevette i primi insegnamenti musicali dal padre, poi studiò violino con S. D'Amico, sotto la guida del quale si esibì all'età di tredici anni in un concerto dato alla sala comunale di Catania. I suoi studi musicali proseguirono al conservatorio di Palermo dove fu allievo di P. Platania. Conseguito il titolo di maestrino, completò e perfezionò poi la propria formazione musicale a Napoli dove ottenne l'attestato di maestro compositore dopo avere studiato con Lauro Rossi, direttore del conservatorio di S. Pietro a Majella. La sua prima composizione, Qui tollis, un lavoro per tenore e orchestra scritto in occasione delle feste per S. Cecilia, fu eseguito nel 1875 nella cattedrale di Catania sotto la direzione di P.A. Coppola. A quest'esordio fecero seguito, oltre a diversi brani per pianoforte e a varie romanze, un Quartetto per archi in do minore composto nel 1879, che costituisce, insieme con i Dix morceaux pour violon avec accomp.de piano, l'unica testimonianza compositiva dell'esordio violinistico del musicista. Nel 1880 il F. si cimentò nuovamente con l'orchestra nella composizione dell'ouverture Spartaco.
La prima opera del F. fu Nella, un melodramma in tre atti su libretto di E. Golisciani, eseguita per la prima volta al teatro Comunale di Catania il 30 marzo 1881 e accolta con favore dalla critica. Allo stesso anno appartiene la composizione di un'altra opera teatrale, Aleramo, in un prologo e tre atti che però non venne rappresentata. L'anno seguente il F. compose, per incarico del Comune di Catania, l'oratorio Sansone e Dalila, su testi di P. Mobilia, un'azione biblica in tre parti eseguita il 23 agosto in occasione della festività di S. Agata. Nel 1883 il F. si dedicò a un altro lavoro che accompagnerà poi tutta la sua attività musicale: la raccolta e rielaborazione di antologie di canti popolari siciliani, la prima delle quali venne pubblicata nello stesso anno da Ricordi di Milano con il titolo Eco di Sicilia.
L'attività compositiva del F. proseguì soprattutto con brevi brani per pianoforte e melodie per canto e pianoforte, e con la più significativa Grande messa da requiem del 1888, per due tenori, basso, coro maschile e voci bianche, un lavoro religioso che, se si esclude l'oratorio Sansone e Dalila, rappresenta un episodio isolato nella produzione del compositore. Nel 1889 il F. ritornò al teatro con due lavori, Don Bucefalo, rappresentato a Palermo nel 1889, e Il galeotto, mai eseguito. L'anno successivo si occupò di nuovo delle raccolte di melodie popolari con l'antologia Natale siciliano, edita a Milano. Sempre al 1890 appartiene un'altra opera teatrale, Fatalità, in due atti, e anch'essa mai rappresentata. Nel 1893 il F. compose quella che probabilmente è da considerarsi la sua opera più riuscita: Malìa, in tre atti su libretto di L. Capuana. Rappresentata per la prima volta il 30 maggio 1893 al teatro Brunetti (ora Eleonora Duse) di Bologna, l'opera ebbe un grande successo, che proseguì nelle successive rappresentazioni al teatro Pacini di Catania nel 1894, al teatro Alhambra di Milano nel 1895, e successivamente nei teatri di Siracusa, Trapani e di altre città; è stata anche rappresentata al teatro Bellini di Catania nel 1957. Nel 1898 compose un poemetto lirico per canto e pianoforte dal titolo Medioevo su testo di L. Costanzo, rappresentato al teatro dei Fiorentini di Napoli e poi edito da Ricordi (1899). Allo stesso anno appartiene un altro lavoro di successo, l'opera Il falconiere in tre atti su versi di P. Mobilia e A. Tomaselli da un testo di L. Marenco, che venne rappresentato al politeama Pacini di Catania con esito favorevole. Il 1904 vide il ritorno del F. alle composizioni per ampi gruppi strumentali con l'Intermezzo per archi, strumenti a fiato (legni), corni, trombe e organo. Nel 1907 compose una Marcia trionfale per orchestra e fanfara cui fece seguito Idillio per orchestra e coro ad libitum, edito nel 1912 a Milano. Negli ultimi anni lo ritroviamo alle prese con le raccolte di melodie siciliane Ciuscinà (ibid. 1928) e Canti religiosi del popolosiciliano edito ivi nel 1938.
Il F. aveva accompagnato l'attività di compositore con quella di insegnante; diresse fino al 1923 l'istituto musicale di Catania, di cui poi fu nominato direttore onorario.
Morì a Catania il 28 luglio 1939.
Il F. fu un compositore molto fecondo e poliedrico; la sua produzione comprende, oltre ai lavori già citati, moltissime romanze da camera, oltre cento melodie per canto e accompagnamento di pianoforte edite dalle più prestigiose case editrici del tempo che, per il favore riscosso, furono tradotte anche in greco, francese e inglese. In queste opere il F. dimostrò il talento di melodista originale e spontaneo, talento che trova conferma nelle altro centocinquanta composizioni per pianoforte. La fama del F. è peraltro legata a una composizione per pianoforte adatta ai principianti, Piccolo montanaro, in cui, per la facilità dell'esecuzione e la semplicità melodica, si ravvisa la sintesi stessa del dilettantismo musicale. Caratterizzata da una vena orientaleggiante è l'altrettanto nota Serenata araba, considerata composizione "che dimostra la genialità d'un artista, il quale, pur non conoscendo l'Oriente, ne seppe rendere appieno lo spirito" (Danzuso).
Fonti e Bibl.: S. Salomone, La Sicilia intellettuale contemporanea, Catania 1913, pp. 210 s.; D. Danzuso - G. Idonea, Musica, musicisti e teatri a Catania…, Palermo 1990, ad Indices (anche per Martino); C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, pp. 271 s., Suppl., p. 324; A. De Angelis, Diz dei musicisti, Roma 1928, p. 225 e App., p. 94; Encicl. della musica Rizzoli Ricordi, II, p. 241; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, XVI, coll. 375 s. (con ult. bibl.); Diz. encicl. univ della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 48.