Pasinetti, Francesco
Critico cinematografico, sceneggiatore e regista, nato a Venezia il 1° giugno 1911 e morto a Roma il 2 aprile 1949. Oltre a essere stato uno dei principali promotori culturali del cinema negli anni Trenta e Quaranta, P. fu il maggior difensore, dal punto di vista critico e teorico, di un approccio globale al nuovo mezzo espressivo, inteso sia come arte autonoma, sia come strumento tecnologico strettamente legato all'industria e ai suoi sviluppi.
Laureatosi in lettere a Padova nel 1933, con una tesi (la prima in Italia) sul cinema come forma d'arte contemporanea, cinefilo appassionato, si occupò sin dal 1931 di critica, collaborando con riviste e quotidiani, tra i più prestigiosi. Nel 1932 fondò e diresse la rivista "Il ventuno" e fu il regista del lungometraggio Entusiasmo, film amatoriale in cui si rendono già evidenti i tentativi di ricerca formale che in quegli anni animavano i circoli cinematografici dell'Italia fascista. I numerosi interventi degli anni Trenta spaziarono dalla critica all'analisi della diffusione del cinema in quanto espressione culturale, a interventi di carattere politico-organizzativo. Dal punto di vista teorico, P. si discostò dal dibattito sulla fondazione ontologica del cinema: il problema per lui non era tanto stabilire l'essenza materialista (come in Umberto Barbaro) o idealista del film (come in Luigi Chiarini), quanto evidenziare le caratteristiche attraverso cui esso si rivela forma espressiva autonoma rispetto alle altre arti. Nel 1937 P., trasferitosi a Roma, ebbe l'incarico di insegnare storia del cinema presso il Centro sperimentale di cinematografia e nel 1939 pubblicò la Storia del cinema dalle origini a oggi, testo ritenuto un caposaldo della ricerca storica in questo ambito in Italia, costruito su un rigoroso criterio di ricerca filologica. Parallelamente all'attività critica e didattica, P. si dedicò ancora alla regia, dirigendo il film a soggetto Il canale degli angeli (1934), di scarso successo commerciale, in cui sperimentò soluzioni raffinate legate alle avanguardie europee degli anni Trenta. Nonostante lo scarso riscontro ottenuto, realizzò ancora come regista una serie di documentari di minore impegno produttivo in cui sviluppò una personale poetica degli spazi, soprattutto nei film dedicati alla natìa Venezia, come La gondola, I piccioni di Venezia e Venezia minore, tutti del 1942. Dalla seconda metà degli anni Trenta si dedicò anche alla sceneggiatura, lavorando a L'ambasciatore (1936) di Baldassarre Negroni, I due misantropi (1937) di Amleto Palermi e L'ultima nemica (1938) di Barbaro. Tornato a Venezia nel 1943, si impegnò nell'attività di promotore culturale: fondò così la casa editrice Rialto nel 1945, per la quale pubblicò, nel 1946, il saggio La regia cinematografica, scritto insieme a G. Puccini. Pubblicò inoltre Mezzo secolo di cinema (1946) e il Filmlexicon ‒ Piccola enciclopedia cinematografica (1948), redatto sulla base del Kleines Filmlexicon (1946) di Ch. Reinert. Nel 1947 era tornato alla regia con un'altra serie di documentari su Venezia (Torcello, Venezia in festa), proseguita poi nel 1948 con Il palazzo dei Dogi, Il giorno della salute e Città sull'acqua, tutti caratterizzati dall'attenta ricerca di uno sguardo inedito sulla città lagunare, teso a restituire di Venezia un'immagine complessa per mezzo di una macchina da presa che penetra lentamente nei suoi luoghi nascosti, seguendo il ritmo e i percorsi dei canali, senza mai ricorrere a uno sguardo distaccato o scientificamente obiettivo. Durante gli ultimi anni di attività, P. alternò soggiorni a Venezia e a Roma, dove, nel 1948, fu nominato direttore del Centro sperimentale di cinematografia. Dopo la sua morte, il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (SNGCI) istituì presso la Mostra del cinema di Venezia (di cui P. fu uno degli animatori) il premio 'Francesco Pasinetti', attribuito ogni anno al miglior film straniero presentato nell'ambito della manifestazione veneziana.
G. Grignaffini, Pasinetti "minore", e I. Ierace, "L'arcangelo", in F. Pasinetti, L'arte del cinematografo, Venezia 1980, pp. 23-39 e pp. 13-22.
C. Bragaglia, Critica e critiche, Milano 1987, passim.
C. Montanaro, Francesco Pasinetti cinquant'anni dopo, in "Cinemagazine", 1999, 10, pp. 25-26.
L. Pellizzari, Critica alla critica: contributi a una storia della critica cinematografica italiana, Roma 1999, passim.