Pasqualigo, Francesco
Avvocato e uomo politico (Lonigo 1821 - ivi 1892), maturò un profondo culto per D., esercitandosi in ricerche tendenti alla determinazione di dati ‛ positivi ' perseguiti nella sfera delle sovrastrutture simboliche.
Il primo contributo, sul v. 30 del canto I dell'Inferno, è del marzo 1854, apparso nella " Gazzetta di Venezia ". Articoli danteschi pubblicò poi sul " Baretti " nel 1880 (Questioni dantesche. Quando nacque D.?; ecc.), sul " Giornale Napoletano della Domenica " nel 1882 (I Che è la Beatrice?; II Il peccato di D.; III Inveggiare o inneggiare?), su " L'istruzione " nel 1889 (Voglia assoluta e altra).
In questo stesso anno fondò la rivista " L'Alighieri " con il seguente programma: rappresentare fedelmente quanto avveniva nell'ambito degli studi danteschi; " sciogliere l'ancor chiuso enigma della Vita Nuova "; notare " i molteplici guasti " del Convivio e proporre " i modi di ridurlo alla vera, o almeno alla più probabile lezione "; considerare infine ogni componimento che si riferisse alla scuola del dolce Stil nuovo.
Su tale rivista pubblicò, oltre a varie recensioni, Il Padre Giuliani e una pagina del Convito (II [1890-1891] 70-78), Comentino al sonetto di D. ‛ E ' non è legno di sì forti nocchi ' (ibid., pp. 436-441), La canzone di Guido Cavalcanti " Donna mi prega " ridotta a miglior lezione e comentata massimamente con D. (ibid., pp. 241-262, 315-344, 448-471, 517-567). In precedenza si era occupato della corrispondenza Giovanni del Virgilio-D., recandola " a miglior lezione " e volgarizzandola in versi sciolti (Ecloghe latine di Giovanni del Virgilio e di D.A. annotate da anonimo contemporaneo recate a miglior lezione novamente volgarizzate in versi sciolti e commentate da F.P., Lonigo 1887). Postumi uscirono i Pensieri sull'allegoria della Vita Nuova di D. (Venezia 1896), commento minutissimo ai primi tre paragrafi, compreso il proemio, del libello: vi si ritrova completo il pensiero del P. intorno a Beatrice vista nel suo processo evolutivo, per cui " da principio è la Pietà, la Pietà Cristiana, che poi dà luogo alla Scienza e finalmente unita ad essa Scienza, diventa Sapienza ".