PREDARI, Francesco
Scrittore, nato a Griante (Como) il 16 luglio 1809, morto a La Spezia il 3 gennaio 1870. Giovanissimo, viaggiò in Germania; più tardi, perché sospettato di appartenere alla Giovine Italia, visse a Roma, per volere dei suoi genitori, presso un parente cardinale; ma non sopportò la rigida disciplina impostagli dal prelato e, non ancora compiuti i vent'anni, partì per l'Africa, ove si trattenne qualche tempo; poi dimorò a Milano. D'ingegno sveglio, e perfino troppo irrequieto e bizzarro, iniziò la sua carriera di scrittore come editore di G.B. Vico; scrisse poi su Bruno, Campanella, Romagnosi, Ausonio Franchi; compose romanzi, si occupò di storia, di fisica, di matematica, di giurisprudenza, di geografia.
Possono dare qualche idea degli svariati interessi mentali del P. i titoli di alcune sue opere: La sorte di Vico nel sec. XVIII, Milano 1836; Le Amazzoni rivendicate alla verità della storia, ivi 1839; Origine e vicende degli zingari, ivi 1841; Origine e progresso dello studio delle lingue orientali, ivi 1842; Raccolta di atti ufficiali intorno alle pretese vertenze tra l'Austria e il Piemonte, Losanna 1846; Manuale di ginnastica, Torino 1851; I primi vagiti della libertà in Piemonte, Milano 1861.