QUARESMIO, Francesco
Orientalista, nato a Lodi il 4 aprile 1583, morto a Milano il 25 ottobre 1650. Entrato nell'ordine dei minori, tenne le cattedre di filosofia, teologia e diritto canonico del suo ordine, e fu guardiano, provinciale, definitore e procuratore generale. Recatosi in Oriente, fu guardiano nella Custodia di Terrasanta e commissario apostolico dell'Oriente (1618-19). Nel 1620 ritornò in Europa, ma cinque anni dopo era di nuovo a Gerusalemme, donde scrisse a Filippo IV di Spagna una lettera esortatoria per la liberazione del Santo Sepolcro. Viaggiò per l'Egitto, la Palestina, la Siria, la Mesopotamia, Cipro, Rodi, Costantinopoli, e gran parte dell'Asia Minore. Nel 1629 tomò in Italia a rendere conto alla Santa Sede della sua missione. Nel 1637 era guardiano di Sant'Angelo a Milano.
Scrisse: Historica, theologica et moralis Terrae Sanctae elucidatio, (voll. 2, Anversa 1639; la seconda edizione fu curata dal padre Cipriano da Treviso, Venezia 1880-81), che è la sua opera principale; De sacratissimis D. N. J. Christi quinque vulneribus... tractatio (voll. 5, Venezia 1652); Jerosolymae afflictae et humiliatae deprecatio ad suum Philippum IV... (Milano 1631); Itinerario di Caldea (edito dal padre M. da Civezza, in Storia universale delle Missioni francescane, Firenze 1895, p. 595 segg.).
Bibl.: Cypr. de Tarvisio, Vita F. Q., premessa alla seconda edizione della Elucidatio citata; G. Golubovich, Serie cronologica dei superiori di Terra Santa, Gerusalemme 1898; M. da Civezza, op. cit.