Altamura, Francesco Saverio
Pittore e patriota (Foggia 1822 - Napoli 1897). Trasferitosi a Napoli per frequentare la facoltà di Medicina, fu incoraggiato da Domenico Morelli ad abbandonare gli studi per dedicarsi alla pittura. Entrato in contatto con gli ambienti patriottici napoletani, arrestato una prima volta, partecipò ai moti rivoluzionari del maggio 1848 e, condannato a morte in contumacia, fu costretto a fuggire prima all’Aquila (1848) e poi a Firenze (1850). Qui riprese la sua attività artistica avvicinandosi alla corrente dei macchiaioli e frequentando i circoli intellettuali della città che si riunivano nel Caffè Michelangelo. Tornò a Napoli nel 1860 per preparare l’ingresso in città di Garibaldi di cui divenne intimo amico. Proseguì la sua attività politica e artistica di nuovo a Firenze dove nel 1861 prese parte con le Esequie di Buondelmonte de’ Buondelmonti alla prima Esposizione nazionale. Rientrato definitivamente a Napoli nel 1867 fu eletto consigliere comunale e fu tra i fondatori della Pinacoteca nel Museo di Capodimonte.