QUADRIO, Francesco Saverio
Erudito, nato a Ponte, in Valtellina, il 1° dicembre 1695, morto a Milano il 21 novembre 1756. Fu dapprima gesuita, poi uscì dalla Compagnia, col consenso di Benedetto XIV; fu giudicato dal Parini "uomo d'aurea innocenza e di vastissima erudizione".
Autore di versi rimasti in gran parte inediti, tra i quali un poema giocoso, di cui dà notizia S. Bettinelli nel Risorgimento d'Italia, di opere scientifiche e di dissertazioni storiche sulla Valtellina; editore delle apocrife Rime spirituali di Dante (Bologna 1733); pubblicò a Venezia nel '34, con lo pseudonimo di G. M. Andrucci, una storia Della poesia italiana, che poi, ampliata e rifatta, divenne un'opera in sette volumi, Della storia e della ragione d'ogni poesia (Bologna 1739-52). È una vasta compilazione non molto ordinata né precisa, debolissima nella parte teorica, che riecheggia stancamente dottrine graviniane e muratoriane, ma utile nella parte storica, alla quale si ricorre ancora. Il Q. indaga l'origine e studia lo svolgimento della lirica, della drammatica, dell'epica in tutte le età e in tutte le nazioni, citando esempî non solo delle letterature classiche e orientali, ma anche delle neolatine e delle germaniche. La sua Storia si può considerare come il primo tentativo d'una grande enciclopedia di letteratura universale: tentativo rinnovato alla fine del sec. XVIII, con spirito "filosofico" ma con dottrina assai minore, da Giovanni Andrès.
Bibl.: Oltre ai dizionarî del Sommervogel e del Wurzbach, v.: B. Pinchetti, La vita di F. S. Q., in Archivio storico lombardo, 1913; id., Ricerche sulle opere letterarie di F. S. Q., Catania 1915; S. Quadrio, Di F. S. Q. e delle sue opere, Brescia 1921; G. Carbonera, Letterati valtellinesi del sec. XVIII, Sondrio 1926, pp. 45 segg., 61 segg.