Scaramuzza, Francesco
Pittore (Sissa, Parma, 1803 - Parma 1886); studiò all'accademia di Parma e a Roma. Tornato a Parma nel 1831 si dedicò a soggetti danteschi, dipingendo, tra l'altro, un quadro con l'episodio di Farinata, esposto a Milano nel 1838. Contemporaneamente s'interessò di tecnica pittorica, studiando l'uso della cera nella pittura murale.
Sempre nel 1838, si propose d'illustrare la Commedia con centocinquanta o duecento disegni, mentre (dal 1842) eseguì pitture parietali negli ambienti della biblioteca di Parma, secondo un programma celebrativo del poema dantesco, con una scelta antologica di episodi e composizioni allegoriche.
Il carattere della sua arte, improntata al gusto accademico del primo Ottocento, con qualche accentuazione romantica, meglio si manifestò nel disegno, con propositi nettamente illustrativi, durante lo sviluppo del vasto commento grafico alla Commedia che fu da lui più volte interrotto e ripreso, soprattutto sollecitato dal centenario dantesco del 1865.
Bibl. - A. Boselli, I dipinti del Limbo dantesco di F.S. nella Bibl. di Parma, in " Grisopoli " V (1934).