SCHIAFFINO, Francesco
Scultore, fratello e allievo del precedente, nato a Genova nel 1689, morto ivi nel 1765. Si dedicò dapprima allo studio delle lettere, che abbandonò poi per la scultura. Per consiglio del fratello andò a Roma, dove arricchì l'insegnamento genovese con quello lombardo-romano del Rusconi.
Nel 1724 tornò a Genova e ben presto si pose a lavorare per conto proprio. Il suo mondo è più commosso e intenso di quello di Bernardo e più decisamente berniniano. Lavorò molto per le corti straniere, specie per quella di Portogallo. A Genova lasciò larga copia di opere: il Ratto di Proserpina nella Galleria di Palazzo reale, una Madonna e Santi in S. Marco, la Vergine misericordiosa in S. Pancrazio, le statue delle Virtù attorno all'arca di S. Caterina Fieschi all'ospedale di Pammatone, un S. Domenico in S. Maria di Castello, il bel gruppo di S. Anna e la Vergine nella chiesa omonima, e altre statue e ritratti.
Verso la fine della sua vita cominciò ad eseguire una serie di rilievi con le storie della Vergine nella chiesa delle scuole Pie, ma non ne compì che tre: la Natività di Cristo la Presentazione al Tempio e la Disputa coi dottori. Vi sono opere sue anche a Camogli, a Levanto, ad Albisola. Furono suoi scolari il carrarese Carlo Cacciatori e il genovese Gio. Dom. Olivieri.
Bibl.: Vedi la bibl. sotto la voce precedente.