Medico italiano (Napoli 1885 - ivi 1962). Specializzato in Ginecologia e ostetricia, nel 1928 ha assunto l’incarico di direttore della Clinica ostetrica e ginecologica dell’Università di Siena. In seguito è stato preside della facoltà di Medicina (1932-34 e 1938-39) nonché rettore dell’Università senese (1939-43) e presidente dell’Accademia dei Fisiocritici di Siena (1934-44 e 1952-60). Ha fondato la Scuola di specializzazione in Ginecologia e ostetricia (Siena) ed è celebre soprattutto per gli studi relativi alla pietrificazione di parti anatomiche. Spinto dal desiderio di «strappare al dissolvimento ed alla distruzione per ragioni didattiche quanto, essendo così conservato, può col permanere in essere, fonte di vita» (da A proposito di un metodo personale di pietrificazione dei pezzi anatomici, 1939), grazie a una soluzione di silicato di potassio S. ha ottenuto che le parti pietrificate conservassero forma e volume praticamente inalterati nel tempo; non solo, mantenendo invariata la struttura della materia organica (mediante una soluzione di formalina al 10% o di sublimato corrosivo al 3%) lo scienziato ha reso reversibile la pietrificazione (ovvero è possibile riportare allo stato naturale il “pezzo anatomico” senza alterare i tessuti). Alcuni esemplari sono oggi esposti nel Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici (Siena).