TEDESCO, Francesco
Nato ad Andretta (Irpinia) l'11 marzo 1853, morto a Roma il 9 maggio 1921. Laureatosi in legge, all'università di Napoli, iniziò giovanissimo la carriera burocratica, e pervenne rapidamente al grado d'íspettore generale delle ferrovie. Entrato nella vita pubblica come consigliere provinciale di Avellino, nel 1900 fu eletto deputato al Parlamento, dove sedette ininterrottamente dalla XXI alla XXV legislatura, come rappresentante prima di Mirabella Eclano e poi del collegio di Ortona a Mare, per il quale, eletto in duplice elezione, optò nel 1904.
Dispensato dal servizio per un discorso pronunciato alla Camera sul bilancio dei LL. PP., in seguito a ricorso al Consiglio di stato fu reintegrato nel posto e nominato direttore generale delle opere idrauliche.
Ministro dei Lavori Pubblici nel ministero Giolitti (1903-1905), tenne lo stesso portafoglio nell'interinato Tittoni. Tornò allo stesso dicastero nel secondo ministero Fortis, preparando il passaggio delle ferrovie dall'esercizio privato a quello di stato. Ministro del Tesoro nel gabinetto Luzzatti (1910-1911), nuovamente ministro del Tesoro, durante la guerra di Libia, nel gabinetto Giolitti (1911-1914), e interim delle Poste e Telegrafi dopo la morte dell'on. Calissano. Ministro delle Finanze nel primo ministero Nitti (1919-1920), e nuovamente ministro delle Finanze nel gabinetto Giolitti del 1920, preparò i disegni di legge dell'imposta sul patrimonio, della nominatività dei titoli e della imposta sui sopraprofitti di guerra.
Fu per varî anni presidente della Giunta generale del II bilancio, vicepresidente della Camera.
Alla Camera fu una delle figure più autorevoli dei settori di sinistra. Autore del Codice dei Lavori Pubblici e di un volume sulle Tramvie, collaborò a riviste e giornali, trattando anche argomenti letterarî.