TODARO, Francesco
Anatomista, nato a Tripi (Messina) il 14 febbraio 1839, morto a Roma il 22 ottobre 1918. Nel 1860, ancora studente di medicina nell'ateneo messinese, s'aggregò alle truppe garibaldine e prese parte ai combattimenti di Corriolo e di Milazzo. Dopo la laurea, recatosi a Firenze, frequentò i laboratorî di M. Schiff e di F. Pacini e studiando la struttura del miocardio mise in evidenza un prolungamento fibroso della valvola di Eustachi, che va sotto il nome di tendine di Todaro. Nominato professore d'anatomia nell'università di Messina fece ricerche sopra i vertebrati più bassi, studiando i tubi di senso dei Plagiostomi. Nel 1871 fu chiamato a coprire la cattedra di anatomia di Roma e, malgrado le opposizioni incontrate, vi portò le nuove idee e i nuovi indirizzi morfologici. Si diede allo studio delle Salpe, animali allora poco noti, proseguendolo con ammirabile entusiasmo fino alla morte, mettendo in rilievo molte e nuove particolarità della loro struttura e cercando di determinare il loro grado di parentela con gli altri Tunicati e con i Vertebrati.
Delle sue pubblicazioni si ricordano: Sopra la struttura delle orecchiette del cuore umano, Firenze 1865; Sull'anatomia e fisiologia dei tubi di senso nei plagiostomi, Messina 1870; Gli organi del gusto, ecc., nei Selaci, Roma 1873; Lo sviluppo e l'anatomia delle salpe, in Atti della R. Acc. dei Lincei, 1885; Sulla struttura intima della pelle dei Rettili, ibidem, 1878; Studi ulteriori sullo sviluppo delle salpe, ibidem, 1886; Gli organi del gusto degli Eteropodi, ibidem, 1897; Sui primi fenomeni dello sviluppo delle salpe, ibidem, 1880.