WALKER, Francis Amasa
Economista, figlio del precedente, nato a Boston il 2 luglio 1840, ivi morto il 5 gennaio 1897. Arruolatosi nel 1861, prese parte alla guerra civile raggiungendo nel 1865 il grado di brigadiere generale. Dal 1865 al 1868 insegnò greco e latino al Williston Seminary di Easthampton, Mass. Fu quindi capo dell'ufficio di statistica del Ministero del Tesoro, sovrintendente del 9° e del 10° censimento (1870 e 1880), Commissioner for Indian affairs, e professore di economia politica e storia alla Sheffield School di Yale (1873-81), lettore alla Hopkins University (1877-79), presidente dell'Istituto di Tecnologia del Massachusetts (1881-97), presidente dell'American Statistical Association (1882-97) e dell'Am. Economical Association (1885-92).
Più profondo e originale del padre, confutò definitivamente la teoria del fondo salarî, sostituendovi quella del salario dipendente, almeno in parte, dalla produttività sperata dell'impresa, e quindi suscettibile di aumento; contribuì a distinguere la figura dell'imprenditore da quella del capitalista e considerò il profitto come la remunerazione differenziale. analoga alla rendita, delle sole qualità personali dell'imprenditore; teoria. quest'ultima, che solo parzialmente è stata accettata dagli economisti moderni. Nel campo monetario fu, come il padre, avversario della cosiddetta scuola bancaria e sostenne il bimetallismo internazionale.
La sua opera principale è: The Wage question (New York 1876). Ricordiamo inoltre: Money (ivi 1878, riassunto in Money in its relations to trade and industry, 1879), Political economy (ivi 1883, 3ª ed., 1888, riussunto in A brief Textbook, 1885, e First lessons, 1889), Land and its rent (Boston 1883), The source of business profit (in Quart. Jour. of ec., 1887) e International bimetallism (New York 1896).
Bibl.: J. L. Laughlin, in Journ. of polit. ec., V (1896-97); C. D. Wright, in Journal dell'Am. Stat. Ass., V (1896-97); J. P. Munroe, A life of F. A. W., New York 1923.