BACON, Francis
Pittore, nato a Dublino nel 1910; è il più noto esponente di quel movimento precipuamente britannico che possiamo definire neoromanticismo, impregnato di letteratura esistenzialista e surrealista, di amore per lo strano che si concreta nell'orrore, di compiacimento per l'originale.
Herbert Read ha definito le opere di Francis Bacon "immagini dell'assurdità della nostra esistenza" e l'artista stesso ha varie volte dichiarato di voler con la sua pittura documentare la follia del mondo contemporaneo. La tecnica pittorica di Bacon si serve di mezzi automatisti, le figure sono rappresentate come sfocate in modo da fare partecipare la memoria dello spettatore per il quale l'artista vuole "ricreare un avvenimento", non "rappresentare un oggetto".
Oltre che ritratti particolarmente espressivi come quello di Robert Sainsbury (1955, Londra, coll. Mr. e Mrs. R. Sainsbury) ricordiamo Man with microphones (1946), ora ribattezzato semplicemente Painting, uno dei primi quadri con tutti i caratteri della pittura di Bacon: un uomo del quale non si vede che una bocca spalancata, al di sopra un ombrello aperto, nello sfondo dei pezzi di carne macellata appesa, davanti all'uomo una serie di microfoni; la serie di ritratti di Innocenzo X dal Velázquez (1951); Dog (1952); Man with dog (1954) e la serie di versioni degli autoritratti di Van Gogh (1957).
Tenne la sua prima personale a Londra nel 1949; sue opere nei principali musei europei e americani; ha rappresentato la Gran Bretagna (con Ben Nicholson e Lucien Freud) alla XXVII Biennale di Venezia (1954).
Bibl.: Current biography yearbook, 1957, pp. 33-35. con bibl.