HARTE, Francis Bret
Romanziere, nato ad Albany (New York) il 25 agosto 1839, morto il 6 maggio 1902 a Camberley in Inghilterra. Ancora giovane andò in California per far fortuna nelle miniere d'oro; in realtà, dopo aver fatto il maestro di scuola, lo stampatore, l'editore, fece fortuna con le poesie e coi raccoriti della vita selvaggia del "Wild West", continuando in un certo modo l'opera di Fenimore Cooper. Iniziò la carriera letteraria coi condensed Novels (parodie di romanzi conosciuti, 1870); pubblicò poi in varî giornali, e specialmente nel Overland Monthly da lui diretto (dal 1868), numerosi racconti e poesie. Trasferitosi a New York, entrò nel servizio consolare; a Crefeld (Germania) 1878-80, a Glasgow (Scozia) 1880-85. Passò gli ultimi anni in Inghilterra.
Fra i moltissimi romanzi e racconti, sono specialmente apprezzati: The Luck of Roaring Camp (1868); The Outcasts of Poker Flat (1869); Tales of the Argonauts (1875); An Heiress of Red Dog (1879). Volumi di poesie apparvero nel 1871, nel 1874, ecc.; la poesia più conosciuta del H. è Plain Language from Truthful James.
Bibl.: H. C. Merwin, Life of B. H., Boston 1911; Letters of B. H., a cura di Geoffrey Bret Harte (nipote dell'autore), Boston 1926.