Poeta francese (Tournay, Alti Pirenei, 1868 - Hasparren 1938). Dopo una breve adesione al simbolismo, si liberò da ogni tradizione arcadica o scolastica, e interpretò liricamente la vita della natura, soprattutto nei primi libri (De l'angelus de l'aube à l'angelus du soir, 1898; Le deuil des primevères, 1901; Le triomphe de la vie, 1902; Clairières dans le ciel, 1906; Les Géorgiques chrétiennes, 1911-12). Un vivo accento religioso, che non discorda dall'indole delle sue prime ispirazioni, si manifesta nelle opere posteriori al suo ritorno al cattolicesimo (1905), sotto l'influenza di Claudel. Scrisse anche in prosa, racconti e romanzi (Clara d'Ellébeuse, Almaïde d'Etrémont, poi compresi nel vol. Le roman du lièvre, 1903; Le rosaire au soleil, 1916; Monsieur le curé d'Ozéron, 1918).