TÁRREGA, Francisco Augustín
Poeta spagnolo, nato a Valenza nel 1554 o 1556, morto intorno al 1602. Studiò teologia a Valenza e fu canonico della cattedrale. Appartenne all'Academia de los Nocturnos fino dalla fondazione (1591). Coltivò principalmente il teatro e fu apprezzato da Lope de Vega, suo maestro, che lo lodò nel Laurel de Apolo, e dal Cervantes, che non esitò a proclamare un modello del genere la commedia in tre atti La enemiga favorable, preceduta da uno scherzo comico: El baile de Leganitos.
Fu uno dei migliori discepoli di Lope de Vega; ma le sue opere, rappresentate con plauso in vita dell'autore, caddero poi nell'oblio. Nella Biblioteca Nazionale di Madrid si trovano i manoscritti dei suoi seguenti lavori: La perseguida Amaltea, El prado de Valencia, interessante quadro di costumi dell'epoca, nel quale sono ritratti personaggi storici. Scrisse inoltre: El cerco de Rodas, El cerco de Pavía, El esposo fingido, La duquesa constante, El príncipe constante, La condesa Constanza, La sangre real de los montañeses de Navarra, La fundación de la Orden de Nuestra Señora de la Merced, La gallarda Irene, Auto del Colmenar.
Bibl.: J. Serrano Cañete, El canónigo Fr. A. T., ecc., Valladolid 1889.