Poeta spagnolo (Alcalá de Henares 1536 - ivi 1620 circa). Dimorò in Italia e nelle Fiandre. Tornato in patria, abbandonò lo studio delle lettere e la poesia, e sul letto di morte ordinò che tutte le sue opere fossero date alle fiamme. Ne furono salvate poche, pubblicate nel 1626 la prima volta, ristampate nel 1785 da Ramón Fernández; altre sono state pubblicate nel corso del 20º secolo. Di gusto pastorale e classicheggiante, le poesie del F. rivelano un'attenta imitazione dei modelli, specialmente di Orazio e del Petrarca. Molto nota è la lettera che, nel 1560, F. indirizzò ad Ambrosio de Morales sull'Hablar y pronunciar el castellano. Scrisse anche poesie in italiano.