Generale e uomo politico colombiano (Rosario de Cúcuta, Santander, 1792 - Bogotá 1840), fondatore della moderna Colombia. Partecipò sin dal 1810 alle guerre d'indipendenza contro la Spagna e dal 1817 combatté agli ordini di S. Bolívar il quale, nel 1819, alla battaglia di Boyacá, lo promosse generale di divisione. Alla costituzione della Repubblica della Gran Colombia (Ecuador, Venezuela, Colombia e Panamá), presieduta da Bolívar, S. fu vicepresidente (1821-28) e sostituì alla presidenza Bolívar, occupato nella conquista del Perù e nelle successive campagne militari (1821-26; 1827). Nel 1828 S. fu a capo del movimento liberale, federalista e separatista diretto contro le aspirazioni centralistiche di Bolívar; accusato di complicità in una congiura contro il presidente, fu destituito e condannato a morte, pena poi mutata in esilio (1828-32). Quando alla morte di Bolívar la federazione della Gran Colombia si sciolse, S. fu eletto primo presidente della Repubblica della Nueva Granada (Colombia e Panama, 1832-37). Uomo di legge e di formazione liberale, animato da rette intenzioni e da un notevole interesse per l'educazione pubblica, S. fu tuttavia governatore intransigente, e stroncò sanguinosamente alcune cospirazioni. Lasciò scritti politici e autobiografici.