ALBURQUERQUE, Francisco Fernandez de la Cueva duca di
Viceré del Messico dal 1657 al 1660. Son da ricordare le spedizioni fatte sotto di lui contro gl'Inglesi, e, in particolare, una nella Florida e un'altra (1656) alla Giamaica, quando quest'isola cadde in potere di Cromwell. Sotto il suo governo il cristianesimo si estese notevolmente, e l'influenza del Messico si accrebbe in seguito alla fondazione, nel Nuovo Messico, della cittadina di S. Filippo Neri di Alburquerque. All'interno, furono continuati e terminati i lavori della cattedrale di Messico, che poté finalmente essere consacrata; le lettere e le arti ricevettero insolita protezione; infine il brigantaggio, che costituiva una grave preoccupazione per il paese, fu energicamente combattuto.
Un altro duca di Alburquerque, Francisco fernandez de la Cueva Enriquez, fu anch'egli viceré del Messico, dal 1702 al 1711. Sotto di lui, le coste del Golfo e del Mar delle Antille si trovarono sotto una continua minaccia, a causa della guerra condotta dall'Inghilterra, dall'Olanda e dal Portogallo contro la Spagna. Tuttavia, continuò l'opera di propaganda religiosa e d'incivilimento dei missionarî gesuiti nella bassa California e nella Sonora. Ma si ricordano anche i soprusi delle autorità civili della Nuova Biscaglia contro gl'indigeni, senz'altro freno a loro difesa, se non dei francescani: soprusi che provocarono moti insurrezionali, tosto soffocati nel sangue. L'A. tentò, d'altra parte, di mitigare la durezza dei padroni verso i negri e i mulatti, ed ottenne che gli schiavi fossero almeno vestiti. Proseguì la lotta contro i briganti, caratterizzata dalla fondazione (1700) del tribunale della Acordada, che durò più di un secolo. Il suo governo fu fastosissimo, in contrasto con lo stato miserando della popolazione, con le durissime leggi penali da lui promulgate, coi suoi frequenti atti di dispotica autorità. Cominciarono in quel tempo a farsi sentire nel paese influssi francesi, in seguito all'avvento dei Borboni in Spagna.