ABBIATI, Franco
Nato a Verdello (Bergamo) il 14 sett. 1898 da Emilio e da Luisa Brolis, abbandonò gli studi di ingegneria al politecnico di Milano per dedicarsi, dal 1921, alla musica. Studiò privatamente composizione con A. Bedini, pianoforte con E. Berlendis, musicologia con G. Cesari, conseguendo il diploma di composizione al conservatorio di Torino nel 1929. Dopo essersi per breve tempo dedicato alla composizione, svolse attività di critico musicale, dapprima sulla Voce di Bergamo, poi su Secolo sera (1928-1934), infine sul Corriere della sera (1934-1973): la vigile attenzione a tutti i fatti della vita musicale, e la capacità di giudizio chiaro ed equilibrato resero l'A. uno dei più autorevoli critici musicali italiani. Pubblicò nel 1939-46 a Milano una Storia della musica in cinque volumi positivamente accolta per serietà d'intenti e completezza d'informazione, cui contribuivano l'ampio corredo di esempi musicali e iconografici, la nutrita bibliografia, e le numerose pagine tratte dai più importanti studi sui vari argomenti, poste a conclusione di ciascun capitolo. Nel 1968-69 l'A. ne curò una seconda edizione, in quattro volumi, accuratamente riveduta, e totalmente rinnovata per il volume dedicato al Novecento.
Gli interessi di studioso dell'A., rivolti principalmente ad una riconsiderazione della tradizione melodrammatica italiana, trovarono espressione nella rivista mensile La Scala, dall'A. fondata e diretta nel periodo 1949-1963: accanto ad una puntuale informazione relativa ai principali spettacoli lirici italiani e stranieri, affiancata da un'ampia documentazione fotografica, la rivista pubblicò articoli di grande interesse storico, in gran parte dedicati ai vari aspetti dell'opera italiana del Sette-Ottocento, spesso basati su documenti inediti.
L'opera più significativa dell'A. è senza dubbio il monumentale studio su Giuseppe Verdi, in quattro volumi (Milano 1959), per cui egli si giovò di una enorme quantità di documenti, in parte inediti, conservati principalmente presso gli eredi di Verdi a Sant'Agata, nella collezione di Natale Gallini e negli archivi della casa editrice Ricordi.
La figura e l'opera di Verdi vengono quindi delineate utilizzando, ad esempio, per i primi anni bussetani, un fascicolo manoscritto di Melchiorre Delfico e il voluminoso carteggio di Giuseppe Demaldé, parzialmente inedito; per gli anni successivi, fra gli altri, i carteggi con librettisti come F. M. Piave, G. Cammarano, A. Somma, C. du Locle, A. Boito, con impresari come L. Escudier, con editori come Tito e Giulio Ricordi (particolarmente significativa la fitta corrispondenza con quest'ultimo, relativa alle ultime opere, dal Don Carlos al Falstaff). Concorrono inoltre a chiarire le vicende biografiche verdiane le numerose lettere di Giuseppina Strepponi e di Teresina Stolz e, fra gli altri, i carteggi di Emanuele Muzio (lettere ad A. Barezzi 1844-47; ai Ricordi, 1880-1889) e Angelo Mariani (lettere a Tito Ricordi e al segretario della casa editrice E. Tornaghi, 1856-1899; a C. Del Signore, 1871). La validità della pubblicazione di una così imponente mole di materiale documentario è tuttavia parzialmente inficiata dalla totale mancanza di note e bibliografia, così come dal generale tono di biografia romanzata.
Oltre agli scritti citati, l'A. ha pubblicato: Guida al Peter Grimes di Britten, Milano 1947; Arrigo Boito "nimico di menzogna", in L'opera italiana in musica. Scritti e saggi in onore di E. Gara, ibid. 1965, pp. 141 ss.; Alti e bassi del Simon Boccanegra, Verona 1973. Ha curato inoltre una raccolta di Scritti inediti di G. Cesari, premettendovi un Profilo biografico del Cesari (pp. 5-26).
L'A. morì a Bergamo il 22 genn. 1981.
Bibl.: B. Disertori, in Riv. mus. ital., XLIII (1939), pp. 433-435 (rec. a Storia della musica); G. Barbian, ibid., LII (1948), pp. 196-198 (rec. a Storia della musica); V. Gui, in Musica d'oggi, III (1960), pp. 194 ss. (rec. a G. Verdi); W. Weaver, in Opera, XI (1960), pp. 600-604 (rec. a G. Verdi); L. Pinzauti, in Nuova Riv. mus. ital., II (1968), pp. 1213-1216 (rec. a Storia della musica); E. Surian, Lo stato attuale degli studi verdiani: appunti e bibliografia ragionata (1960-1975), in Riv. ital. di musicologia, XII (1977), p. 314; In memoriam, a cura di L. Bellingardi, in Nuova Riv. mus. ital., XV (1981), pp. 163 s. Vedi inoltre: Encicl. dello spett., I, coll. 15 s.; Encicl. della musica Ricordi, I, p. 4; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, XV, Suppl., coll. 3-4; C. Gianturco in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, I, p. 6.