FRANCO, Battista, detto Semolei
Pittore e incisore. Nacque a Venezia circa il 1498; vi morì nel 1561. A 20 anni andò a Roma dove studiò le opere di Michelangelo e ne trasse incisioni, così come da Raffaello, da Giulio Romano e in seguito dalle proprie invenzioni, seguendo la tradizione di Marcantonio Raimondi. Divenne di conseguenza buon disegnatore manierista e fine ornatista, ma debole colorista. Quando nel 1536 Carlo V entrò in Roma egli, sotto Antonio da San Gallo, prese parte alla decorazione pittorica di quegli apparati trionfali. Poi a Firenze il Vasari lo impiegò nell'apparato delle nozze di Margherita d'Austria con Alessandro de' Medici e Ridolfo del Ghirlandaio in quelle del duca Cosimo con Eleonora di Toledo. Per questo sovrano dipinse un'allegoria della battaglia di Montemurlo (Pitti). Tornato indi a Roma frescò dopo il 1541 nella Compagnia della Misericordia dei Fiorentini una Cattura di San Giovanni e dopo il 1550 nella Minerva la vòlta di una cappella, opere che dànno la giusta misura del suo valore. Frattanto ad Urbino aveva dipinto ad imitazione del Giudizio universale di Michelangelo la vòlta del vecchio duomo poscia distrutto in un incendio ed eseguito lodevoli disegni per le maioliche di Casteldurante. A Venezia, ove rimase fino alla morte, rimangono tra altre cose un debole Battesimo di Cristo in San Francesco della Vigna e gli sfondi da lui frescati con eleganza tra gli stucchi del Vittoria nella scala d'Oro.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XII, Lipsia 1916.