FRANCO
. Termine d'origine germanica; significa propriamente esente, libero da spese, tributi, imposte, tasse, ecc. (v. franchigia). Franco di porto è detto delle merci, corrispondenza e simili per le quali le spese di invio, dazio, ecc., sono state pagate dal mittente. Porto franco è quello in cui le merci sono introdotte senza pagare dogana o dazio; alle volte questo privilegio è ristretto solo a una parte del porto detto punto franco. La parole franco, con significato leggermente esteso, entra poi in composizione in numerose formule adottate nei contratti di compra-vendita di merce. La clausola: franco stazione (partenza o arrivo) sta a designare che il venditore, per il prezzo pattuito, si assume l'obbligo di consegnare la merce alla stazione di partenza o di arrivo restando inteso, nel primo caso, che le spese del trasporto ferroviario stanno a carico del compratore, nel secondo a carico del venditore. Con la clausola: franco domicilio il venditore, per il prezzo pattuito, è tenuto a consegnare la merce al domicilio del compratore. Se la merce è venduta franca magazzino s'intende che il compratore deve ritirarla dal magazzino del venditore sostenendo le spese di trasporto.