FRANCOBOLLO (XVI, p. 4)
I francobolli emessi in questi ultimi anni sono nel complesso di bell'aspetto, accuratamente eseguiti, a colori vivaci e risentono delle moderne tendenze artistiche. In non poche serie che vanno apparendo, specie se commemorative, si accentua la preferenza a riprodurre un disegno diverso per ogni valore e si adottano spesso formati maggiori del normale. I perfezionamenti nella tecnica della produzione delle tavole o dei cilindri per la stampa e il più largo uso di macchine rotative hanno ulteriormente facilitato la produzione rapida delle provviste; così si è spesso evitato di servirsi dell'espediente di applicare delle soprastampe. Nell'ultimo decennio è stato emesso un numero elevato di francobolli; cause principali: occupazioni o annessioni di territorî; creazioni di nuovi stati o nuovi ordinamenti di altri; svalutazioni o cambiamenti di monete; sfruttamento del francobollo come mezzo di propaganda; crescente uso di serie commemorative o celebrative, anche per scopi speculativi. Più o meno quasi tutti gli stati hanno abbondato nell'emettere serie commemorative: Belgio, Brasile, Bulgaria, Francia, Germania, Romania e URSS, oltre ai piccoli stati che da tempo largheggiavano nel creare tali serie non necessarie al servizio postale; anche la Gran Bretagna, che assai di rado faceva apparire serie del genere, tende ora a cambiar sistema. Si è affermato l'uso di emettere francobolli stampati in nero o con un listello a lutto, in occasione della morte di eminenti personalità. In omaggio a F.D. Roosevelt, che fu anche appassionato collezionista, diverse nazioni hanno emesso, dopo la sua morte, francobolli con la sua effigie. Durante la seconda Guerra mondiale sono state eseguite, a cura degli Alleati, imitazioni di francobolli europei da applicare su corrispondenze che, a scopo di propaganda, venivano introdotte nei territorî nemici od occupati.
Va sempre più estendendosi l'uso delle macchine affrancatrici che applicano impronte per indicare la tassa pagata, eliminando perciò il francobollo. Per la posta aerea alcuni stati adottano buste-lettere ufficiali di peso "standard", confezionate con carta sottilissima e recanti l'impronta del francobollo.
I francobolli italiani. - Il decreto-legge 28 febbraio 1935, n. 166, disciplinò le emissioni di francobolli commemorativi, stabilendo che dovevano essere effettuate a cura esclusiva dello stato, senza donazioni di quantitativi ai comitati promotori; negli anni successivi si è avuto perciò un minor numero di tali serie e con pochissimi francobolli gravati di sovrapprezzo, che in ogni caso fu tenue. Anche per i francobolli commemorativi si preferì la stampa rotocalcografica, in uso dal 1929. In genere i francobolli sono artistici e i migliori disegni sono stati eseguiti da Corrado Mezzana e da Giuseppe Rondini. Durante la seconda Guerra mondiale ebbero corso francobolli di propaganda, taluni dei quali inneggianti all'asse Roma-Berlino; si soprastamparono francobolli iugoslavi e greci da valere nei territorî occupati. Nel 1943 e nel 1944 la "repubblica sociale italiana" fece applicare in soprastampa su molti francobolli la sigla GNR (Guardia nazionale repubblicana) o fasci e diciture speciali. Nel 1943 gli Alleati emisero una serie con diciture in inglese ad uso della Sicilia, e nel napoletano ne fu distribuita una ottenuta soprastampando tre valori della serie 1929 con "Governo militare alleato". Il governo Badoglio emise nel 1944 un rozzo francobollo riproducente la lupa capitolina, che fu largamente usato dapprima nei territorî liberati della penisola e, dopo l'armistizio, in tutta l'Italia. Serie semi-ufficiali, create con decreti prefettizî, con deliberazioni comunali o di comitati di liberazione, ecc., apparvero nel 1944 e nel 1945. La serie dei francobolli in corso dal 1945 comprende molti valori emessi prima del referendum istituzionale e fu predisposta in modo che potesse seguitare a essere distribuita qualunque fosse stato l'esito della votazione: ciò per evitare soprastampe o l'allestimento di una nuova serie, che sarebbe riuscito difficile in quel momento. Questa serie, detta "democratica" fu preceduta da francobolli dei tipi in uso prima del conflitto, privi quasi sempre dei fasci littorî. Nel 1946 è apparsa la prima serie commemorativa del dopoguerra, a ricordo dell'avvento della repubblica.
Nel 1944 furono incenerite le scorte di francobolli coloniali che deteneva l'ufficio filatelico del ministero dell'Africa italiana, e dall'aprile 1948 l'ufficio filatelico del ministero delle Poste e telecomunicazioni ha ripreso la vendita dei francobolli fuori corso.
Collezionismo, commercio. - La filatelia ha avuto notevole sviluppo specie durante la seconda Guerra mondiale, sia perché il collezionismo costituì per molti una distrazione nelle molte ore di forzato ozio, sia come forma di investimento di denaro. La nuova generazione di collezionisti preferisce raccogliere francobolli recenti e non obliterati, acquistando in una sola volta la serie completa. In diversi paesi lo studio dei francobolli nazionali è stato approfondito. L'eccessivo ritmo di produzione di nuovi francobolli, taluni dei quali di valore facciale elevato e a tiratura ridotta, ha ormai costretto i più a limitare la ricerca sistematica a un solo stato o a un gruppo di stati, ai soli francobolli di posta aerea di tutte o di alcune nazioni, ai soli francobolli commemorativi, o a quelli emessi in un determinato periodo. La raccolta "a soggetto" trova un discreto numero di cultori: si raccolgono francobolli con soggetto religioso, con disegni di animali, di piante, ecc.
In Italia la filatelia è ora molto più diffusa e i collezionisti seguono programmi razionali; si raccolgono di preferenza francobolli delle amministrazioni italiane ma non mancano collezionisti di francobolli di altri stati, specialmente d'Europa.
Le limitazioni negli scambî commerciali con l'estero sono state draconiane nel recente periodo bellico, per evitare temute forme di spionaggio e per impedire trasferimenti di valori. Alcuni stati eseguono un controllo sulle importazioni e sulle esportazioni effettuate a mezzo postale o con altri sistemi. In Italia, dal 1941 e fino alla liberazione, era vietato includere nelle corrispondenze, anche se circolanti nell'interno, qualunque specie di francobollo.
Parallelamente ai più recenti sviluppi del collezionismo, anche il commercio filatelico è più attivo, pur essendo ostacolato dalla concorrenza delle stesse amministrazioni postali; influiscono sfavorevolmente anche gli intralci nelle relazioni internazionali. Le vendite all'asta sono ora numerose: le più importanti si svolgono a Londra e a New York.
Esposizioni, congressi, società. - Le esposizioni filateliche internazionali più importanti ebbero luogo a Londra (1940, centenario del francobollo) e a New York (1947, centenario dei francobolli degli Stati Uniti). Numerose le esposizioni a carattere nazionale o locale che hanno avuto luogo dopo la fine della seconda Guerra mondiale. Viene ora celebrata annualmente, in alcuni paesi, la "giornata del francobollo" nella quale si svolgono mostre locali in molte città e viene talora emesso un francobollo apposito. In Italia si sono tenute esposizioni di notevole importanza specie a Roma, a Milano e San Remo. A Lucca si è svolto nel 1947 il 23° Congresso filatelico italiano nel quale sono stati trattati importanti argomenti ed è stata nominata una commissione per la lotta contro i falsarî.
Le società filateliche sono ora assai numerose; in Italia ve ne sono oltre 50. Nel 1944 si è costituita una Federazione fra commercianti italiani e, col 1947, ha ripreso la propria attività la Federazione fra le società filateliche italiane. Sezioni filateliche sono sorte in seno ai CRAL.
Cataloghi, riviste, monografie. - Seguitano ad apparire annualmente le edizioni di quasi tutti i cataloghi generali largamente diffusi in passato e che durante la seconda Guerra mondiale avevano diradato o sospeso le pubblicazioni. Sono ora molto apprezzati i cataloghi che elencano i francobolli di un solo stato o di un gruppo di stati; in essi la materia è trattata ampiamente e le quotazioni sono più attendibili di quelle dei cataloghi generali. Per le emissioni italiane esistono cataloghi nazionali.
Con la fine della guerra le riviste filateliche hanno ripreso le loro regolari pubblicazioni e ne sono sorte delle nuove. In Italia, oltre talune riviste che si pubblicano da molti anni, è assai apprezzata l'Italia Filatelica, sorta nel 1944. Monografie che trattano una o più emissioni sono apparse anche poco dopo il 1944; attualmente gli Stati Uniti sono alla testa in tal genere.
Tra gli studiosi di filatelia in Italia va particolarmente ricordato il modenese Emilio Diena (1860-1941), perito filatelico di fama mondiale, autore di monografie sui francobolli di ex-stati italiani.
Bibl.: Pubbl. bibliografiche: P. Bluss, Bluss Philatelic Literature News, New York; D. W. Vooys, Philatelic Literature Review, Mohawk (N. Y.). - Guide e manuali: Mastro di posta, Annuario filatelico italiano, Bologna 1943; J. Lafitte, Annuaire intern. de la philatélie, Parigi 1946; A. Bandini-Buti, Storia della posta e del francobollo, 2ª ed., Milano 1946; H. L. Lindquist, The Stamp Specialist, New York 1947; T. K. Tsoneski, Encyclopédie philat. bulgare, Sofia 1948. Per le altre pubbl. vedi le fonti bibliografiche.
Francobolli d'Italia e colonie: A. Bolaffi, I bolli e gli annullamenti postali degli Stati Sardi, Torino 1935; A. Carozzi, Cat. delle timbrature a numero e bolli litterali del Regno d'Italia, Milano 1937; C. Matteoli-Bardzki e E. Sogno, I bolli e gli annullamenti postali del Granducato di Toscana, Roma 1939; R. Mezzadri, Valutazione dei bolli ed annullamenti postali del Granducato di Toscana, Roma 1939; F. Ceccarelli, 1870: Il servizio di posta militare italiana, Roma 1940; C. Lajolo, Stati Sardi, Studio sulla 4ª emissione, Genova 1941; A. Baldoni, Dalla Repubblica Cisalpina a Roma capitale d'Italia attraverso i francobolli, Roma 1942; Circolo filat. campano, Annuario prezzi dei francobolli d'Italia, Colonie, ecc., Napoli 1944; L. Raybaudi Massilia, Le serie d'Europa e dell'Impero italiano, Roma 1944; Sindacato prov. romano commercianti in francobolli, Cat. dei francobolli d'Italia, antichi Stati, ecc., Roma 1945; G. L. Messina, I francobolli della Repubblica sociale italiana, Roma 1946; M. Diena, I francobolli del Regno di Napoli; aggiornamento alla monografia e valutazione dei francobolli, ecc., Milano 1947; Fratelli Oliva, I francobolli d'Italia; supplemento al "Catalogo Oliva" per il 1947, Genova 1947; F. Grioni, Le quotazioni dei francobolli degli antichi Ducati italiani, 2ª ed., Milano 1947; G. Landmans, E. Guttmann, Annullamenti del Lombardo-Veneto, Milano 1947; G. Landmans, Cat. della posta aerea italiana, 3ª ed., Milano 1947; id., Cat. dei francobolli d'Italia, occupazioni italiane e straniere, possedimenti, colonie, ecc., 7ª ed., Milano 1948 (a cui sono da aggiungere un catalogo per i francobolli d'Europa e uno per i francobolli d'Asia, America, Oceania); L. Sassone, Cat. Sassone dei francobolli d'Italia e delle serie d'Europa, 7ª ed., Milano 1948; Filatelia Varesina, Cat. dei francobolli d'Italia, 4ª ed., Varese 1948; Amministrazione delle poste italiane, Cat. delle carte-valori postali vendibili per collezione, Roma 1948. Sono stati pubblicati numeri unici in occasione di mostre e riunioni filateliche (1945: Biella, Catania, Roma; 1946, 1947, 1948: S. Remo; 1947: Bergamo, Napoli).