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CHEVRIER, François-Antoine

di Antonio De Carli - Enciclopedia Italiana (1931)
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CHEVRIER, François-Antoine

Antonio De Carli

Scrittore fracese, nato a Nancy nel 1720 e morto a Rotterdam nel 1762. Dopo una brevissima permanenza nell'esercito fece un viaggio in Italia (1746-1751) e si dedicò interamente alle lettere. La sua Histoire des hommes illustres de Lorraine (1758), cumulo d'insulti e di calunnie, gli valse l'espulsione dalla città natale e, pare, anche la condanna alla galera. Rifugiatosi a Parigi, si diede per qualche tempo al teatro e alla letteratura, scrivendo commedie e romanzi; ma soprattutto scrisse dei libelli nei quali fece scempio di ogni morale, e dovette riparare in Germania e poi all'Aia, dove scrisse Le Colporteur, l'unica sua opera che si legga ancora. Sentendosi ivi poco sicuro, riparò a Rotterdam, dove morì improvvisamente, non senza sospetto di avvelenamento: le autorità olandesi che avevano negato l'estradizione richiesta dalla Francia, sarebbero ricorse al veleno per liberarsi di questo ospite poco gradito.

Bibl.: Gillet, Notice historique et bibliographique sur Ch., Nancy 1864; Ch. Piot, Notice sur Ch., in Bulletin de l'Académie royale de Belgique, Bruxelles 1880, L, 2ª serie; F. M. Grimm, Correspondence, I, Parigi 1912, n. 111.

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