FODÈRE, Francois-Emmanuel
Medico, nato a San Giovanni di Moriana (Savoia) l'8 gennaio 1764, morto a Strasburgo il 4 febbraio 1835. S'occupò del problema del gozzo e del cretinismo, e il suo Traité du goître et du crétinisme, stampato a Torino nel 1790, gli procurò vasta fama. Il re Vittorio Amedeo III gli accordò uno stipendio a scopo di studî ed egli si recò per tre anni a Parigi e a Vienna. Tornato in patria, si dedicò con particolare cura allo studio della medicina legale; nel 1793 prese dimora a Marsiglia ove divenne medico del frenocomio e continuò i suoi studî nel campo medico-legale. La sua opera principale, Les lois éclairées par les sciences physiques, ou Traité de médecine légale et d'hygiène publique (3 voll., Parigi 1798; 2ª ed. aumentata, Bourges 1812; 3ª ed., 6 voll., Parigi 1818), ebbe grandissimo successo. Nel 1803 fu incaricato della statistica del dipartimento delle Alpi Marittime, nel 1814 fu nominato professore di medicina legale a Strasburgo e nel 1819 ebbe la cattedra d'epidemiologia e d'igiene. Lasciò numerosi scritti, fra i quali le Leçons sur les épidémies et l'hygiène publique (4 voll., Strasburgo 1822-24). F. può essere considerato giustamente uno dei fondatori della moderna medicina legale.