FAURE, François-Félix
Uomo politico francese, nato il 30 gennaio 1841 a Parigi, dove morì improvvisamente il 16 febbraio 1899. Figlio di un fabbricante di mobili, si trasferì giovanissimo a Le Havre, consacrandosi con abilità e con fortuna al commercio dei pellami e ottenendo grande considerazione in quel porto, sicché, già nel 1869, fu nominato adjoint al sindaco di quel comune. Le sue convinzioni repubblicane lo esposero ai rigori del governo conservatore presieduto dal duca di Broglie, che nel 1874 privò il F. della sua carica municipale. Dopo il trionfo parlamentare della sinistra, il F., che era stato nel 1870 comandante della milizia mobile, fu inviato alla Camera dei deputati nel 1881 dai cittadini di Le Havre, che gli rimasero fedeli fino alla sua morte. Alla fine di quello stesso anno, quando il Gambetta costituì il suo effimero ministero, il F. fu nominato sottosegretario per il Commercio e le Colonie. Il gruppo politico degli opportunisti si rivolse di nuovo a lui, alla costituzione del gabinetto formato da J. Ferry. Durante gli anni 1883-1885, il F. fu di nuovo sottosegretario per le Colonie oltre che per la Marina e nel 1888 P.-T. Tirard lo volle al potere nel ministero cui presiedeva, come sottosegretario, ma questa volta solo per le Colonie. Risale al F. il vanto della fondazione dell'École coloniale. Ormai la fama del F. era consolidata. Questa situazione lo portò sin dal 1893 alla vice-presidenza della Camera dei deputati e, nel 1894, al Ministero della marina nel gabinetto presieduto da Ch. Dupuy. Quando il presidente della repubblica Casimir-Périer si dimise dopo pochi mesi dalla suprema carica dello stato, il F. fu designato a succedergli (17 gennaio 1895); la sua elezione ebbe il carattere di una netta vittoria dei repubblicani moderati od opportunisti contro i radicali. Gelosissimo del prestigio dell'esercito, consentì, a malincuore solo con peritanza, alla revisione del processo Dreyfus, resa necessaria dalla scoperta del falso commesso dal colonnello Henry. L'attività principale del F. si svolse nel campo della politica estera, verso il quale erano da tempo indirizzate le sollecitudini patriottiche dell'antico collaboratore di Jules Ferry. Il viaggio dello zar in Francia e la restituzione della visita, compiuta in Russia dal presidente F. nel 1897, suggellarono solennemente la conclusione dell'alleanza franco-russa, che doveva spezzare l'isolamento diplomatico derivato alla Francia dalla sconfitta del 1870. Fu pure durante la presidenza del F. e col suo concorso che la risoluzione dell'incidente di Fashoda (v.) pose un termine alle rivalità coloniali tra Francia e Inghilterra, spianando la via all'"entente cordiale".
Bibl.: F. Martin-Ginouvier, F. F. devant l'histoire. De son berceau à l'Élysée, Parigi 1895; E. Maillard, Le Président F., sa vie commerciale, administrative et politique, Parigi 1897; P. Bluysen, F. F. intime, Parigi 1898.