OEBEN, François
Ebanista, nato a Eusbern tra il 1710 e il 1720, morto a Parigi il 21 gennaio 1763. Sposò a Parigi la figlia dell'ebanista François de Lacroix; nel 1751 entrò nella bottega di Ch.-S. Boulle, alla morte del quale fu nominato "ebanista del re", rargiungendo ben presto il sommo della fama. Nella sua bottega lavorarono parecchi ebanisti rinomati: Simon Oeben, Y. F. Leleu, M. Carlin, J. H. Riesener. Ebbe ordinazioni dalla corte, dal duca di Borgogna, dalla Pompadour. Le sue scrivanie a "secrétaire" e le sue poltrone meccaniche erano particolarmente ricercate. La tecnica dell'intarsio, della quale egli introdusse il gusto, dando valore alla materia stessa del legno, ridotto spesso a semplice elemento costruttivo nello stile Luigi XIV, fu poi sviluppata dai suoi discepoli. La sua vedova, fino al suo secondo matrimonio col Riesener (1767), adoperò la marca di fabhrica del marito.
Tra le opere meno contestate dell'Oehen si ricordano: la scrivania del re, al Louvre, cominciata nel 1760 e terminata dal Riesener nel 1769; diversi mobili al South Kensington Museum e nella collezione Wallace di Londra.
Bibl.: C. Dreyfus, Musée du Louvre, Mobilier des XVIIe et XVIIIe siècles, Parigi 1922; H. Vial, A. Marcel e A. Girodie, Les artistes décorateurs du bois, II, Parigi 1922, p. 57 segg.; Fr. de Salverte, Les ébénistes du XVIIIe siècle, Parigi 1923; 2a ed., 1927; A. Feulner, Kunstgeschichte d. Möbels, Berlino 1927; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con bibl.).