Autore drammatico francese (Vienne, Delfinato, 1814 - Parigi 1867). Avvocato, coltivò anche interessi letterarî, dedicandosi ben presto al teatro; la sua prima tragedia Lucrèce, rappresentata nel 1843, ebbe un immenso successo. L'opera, in cui si volle vedere una reazione, in nome della semplicità e della spontaneità, agli eccessi del dramma romantico, rappresentato soprattutto da V. Hugo, consacrò P. capo dell'"École du bon sens" e divise il pubblico in "hugolâtres" e "ponsardistes". Minor fortuna ebbero gli altri suoi drammi: Agnès de Méranie (1847), Charlotte Corday (1850), Horace et Lydie (1850), Ulysse (1852), L'honneur et l'argent (1853), La Bourse (1856), Le lion amoureux (1866), Galilée (1867), che finirono, nella loro prosaica uniformità, per ridimensionare il successo essenzialmente polemico di Lucrèce.