RASPAIL, François-Vincent
Uomo politico e scienziato francese, nato a Carpentras il 29 gennaio 1794, morto a Parigi il 7 gennaio 1878. Già da quando era ripetitore nel seminario di Besançon si fece notare per l'arditezza delle sue idee in fatto di politica, ed essendo stato destituito dalla Restaurazione, andò a Parigi (1826), dove si dedicò a studî di legge e di medicina ad un tempo. Partecipò alla rivoluzione del 1830 e fu ferito sulle barricate. Avverso al governo di Luigi Filippo, fu più volte processato per delitti di stampa. Come fondatore della società degli Amici del popolo, fu, verso il 1832, in relazione col Mazzini. Proseguì con ardore negli stu̇dî scientifici, specialmente di medicina; ma nel 1848 tornò con maggiore entusiasmo nelle lotte politiche, e fu uno dei primi a marciare all'Hotel de Ville e a proclamare la repubblica. Il 15 maggio partecipò al moto rivoluzionario per impadronirsi del Palazzo Borbone, sede dell'Assemblea costituente, ma fu arrestato e condannato a sei anni di prigione (12 aprile 1849). Bandito dalla Francia nel 1855, riparò nel Belgio, ma rientrò in patria con l'amnistia del 1859. Eletto deputato al Corpo legislativo, si ritirò a vita privata durante la Comune. Non fu eletto deputato nel 1871, ma riuscì nelle elezioni del 1876 e 1877.
In medicina è noto per aver sostenuto un sistema terapeutico nel quale la canfora è indicata come un farmaco quasi universale per la cura delle diverse malattie. Scrisse sulla chimica applicata alla fisiologia (1831), su un nuovo sistema della chimica organica (1833), sul parassita della scabbia (1834); pubblicò nel 1843 una Histoire naturelle de la santé et de la maladie chez les vegétaux et chez les animaux en général et en particulier chez l'homme, e dal 1847 al 1849 la Revue élémentaire de med. et de pharmacie.
Bibl.: Ch. Marchal, Biographie de F.-V. R., Parigi 1848; E. De Mirecourt, F.-V. R., ivi 1858; J. Saint-Martin, F.-V. R., sa vie et ses œuvres, ivi 1877; Spuller, Figures disparues, ivi 1894.