BULIC, Frane
Nacque a Vranjic (Vragnizza), presso Spalato, il 4 ottobre 1846. Di famiglia slava, fu avviato agli studî ecclesiastici, compiuti a Spalato e a Zara. Poi studiò a Vienna filologia classica e slavistica, archeologia ed epigrafia. Visse sempre in Dalmazia, dedito all'insegnamemo (dal 1863 al 1895 preside del ginnasio-liceo di Spalato) e alle indagini archeologiche di Salona e del palazzo di Diocleziano. Nominato conservatore dei monumenti archeologici e direttore del museo archeologico, iniziò (1884) la pubblicazione di un Bollettino di archeologia e storia dalmata, che continua a uscire in veste slavizzata. Scrisse fra l'altro una Cronotassi dei vescovi salonitani con aggiunta una Cronotassi degli arcivescovi spalatini (1913); Diocleziano (1916): Stridone, patria di S. Girolamo (1920), e un volume riassuntivo sul palazzo di Diocleziano a Spalato (1929). Si occupò anche della storia dei re croati medievali e scrisse: Hrvatski spomenici u kninskoj okolici iz doba narodne dinastije (I monumenti croati dei dintorni di Knin all'epoca della dinastia nazionale, 1885). Fu eletto, per lunghi anni, consigliere municipale, deputato provinciale e anche deputato alla camera di Vienna (1907). In tali cariche avversò gl'Italiani e l'Italia. Fu mandato a Parigi durante la conferenza della pace per combattere le aspirazioni italiane del Patto di Londra; tutelò invece il patrimoniti storico-archeologico, latino e italiano, della Dalmazia. Come archeologo gode fama europea. In occasione del suo 75° compleanno fu pubblicata una raccolta di studî in suo onore (Zagabria-Spalato 1924).
Bibl.: O. Randi, in Riv. dell'Europa or., Roma, ott.-nov. 1926.