Tashlin, Frank
Nome d'arte di Francis Fredrick von Taschlein, regista cinematografico, cartoonist e sceneggiatore statunitense, di padre tedesco e madre francese, nato a Weehawken (New Jersey) il 19 febbraio 1913 e morto a Hollywood il 5 maggio 1972. Notevole disegnatore, sapiente scrittore, T. fece confluire con molta efficacia queste qualità originarie nel suo lavoro per il cinema, divenendo uno dei più estrosi e inventivi registi degli anni Cinquanta. Nel proporre opere colte e raffinate ‒ in particolare sul piano visivo ‒ e costruendo efficaci strategie comiche, con il suo spiccato gusto per il nonsense e l'attenzione particolare alla gag visiva ‒ fondamentalmente legata al cinema muto ‒ T. si rivelò anche un notevole scopritore di talenti, a partire da Jerry Lewis, che diresse in vari film degli anni Cinquanta e dei primi anni Sessanta.
Di umili origini, T. frequentò la Junior High School nel quartiere Queens di New York, rivelando precoci doti e interesse per la scrittura e, soprattutto, per il disegno. Nel 1929 ebbe le prime esperienze nel mondo del cinema, dapprima come collaboratore dei fratelli Max e Dave Fleischer, poi presso gli uffici della Van Beuren Co., dove ben presto firmò con lo pseudonimo di Tish Tash i suoi primi cartoons. Dotato di uno stile molto elegante ‒ splendidi, per es., certi disegni dal tratto sottile, con un gusto, quasi 'fiammingo', per il dettaglio ‒ arguto e spiritoso, T. lavorò per molti anni nel settore del cinema di animazione, realizzando opere anche per la Leon Schlesinger Productions, la Ub Iwerks Productions, la Screen Gems, Inc. e firmando come regista ‒ a partire dal 1944 ‒ alcuni film della serie Looney tunes. A partire dal 1945 iniziò l'attività di sceneggiatore, svolta tra gli altri per registi quali Lloyd Bacon e Michael Curtiz. L'esordio nel lungometraggio avvenne nel 1952, anno in cui firmò il suo primo film non di animazione, The first time, di cui curò anche la sceneggiatura. Dello stesso anno è un altro film con Bob Hope e Jane Russell, Son of Paleface (Il figlio di Viso pallido), un western parodico incentrato sul figlio inetto di un celebre pistolero. Dopo Marry me again (1953; Il bisbetico domato) e Susan slept here (1954; Susanna ha dormito qui), storia (in forma di musical) di uno sceneggiatore (Dick Powell) alle prese con una spumeggiante teenager (Debbie Reynolds), nel 1955 T. firmò uno dei suoi film più belli, Artists and models (Artisti e modelle), per il quale si avvalse della celebre coppia composta da Dean Martin e Jerry Lewis, rispettivamente nei ruoli di un pittore e di uno scrittore di storie per bambini. Film di notevole verve, con accurate soluzioni scenografiche (dovute a Hal Pereira e Tambi Larsen) e complessi numeri musicali, Art-ists and models contribuì alla più decisa individuazione di un 'carattere' poi tipico di Lewis, quello del disadattato ‒ memore della tipica figura ebraica dello Schlemiel ‒ alle prese con una spericolata storia di 'doppi', entro un racconto che rivela ampie influenze dal mondo del fumetto e del cartoon. Il regista l'anno successivo diresse ancora la coppia in un film sul cinema, Hollywood or bust (1956; Hollywood o morte!).
Successivamente realizzò una serie di film con il solo Jerry Lewis: Rock-a-bye-baby (1958; Il balio asciutto, basato su una storia scritta da Preston Sturges), perfetto esempio delle virtù trasformistiche del grande comico, alle prese con tre gemelli, cui seguì, nello stesso anno, The Geisha boy (Il ponticello sul fiume dei guai), poi Cinderfella (1960; Il Cenerentolo), ancora una storia di 'doppi', e It's only money (1962; Sherlocko… investigatore sciocco). Ma i vertici di quest'ultima stagione della collaborazione fra T. e Lewis sono costituiti da Who's minding the store? (1963; Dove vai sono guai) e da The disorderly orderly (1964; Pazzi, pupe e pillole). Entrambi ricchi di gag visive di notevole comicità e intelligenza, si rivelano spaccati arguti del modo di vivere americano, con i suoi miti (per es. gli elettrodomestici) e i suoi riti, che T. smaschera con stile caustico e ridondante, ancora una volta memore dei suoi trascorsi nel mondo dei fumetti. Un universo di oggetti ostili nei confronti dell'uomo che appare quasi sempre (in particolare nel caso dei personaggi interpretati da Jerry Lewis) anch'egli un oggetto nel complessivo 'ordinato disordine'. T., che girò nel 1968 il suo ultimo film, The private navy of Sgt. O'Farrell (Mash ‒ La guerra privata del sergente O'Farrell), fu anche autore di testi di canzoni, programmi televisivi e pièces teatrali e pubblicò alcuni libri illustrati, fra cui The world that isn't (1951).
R. Garcia, Frank Tashlin, London 1994.