ZAPPA, Frank Vincent
Chitarrista e compositore statunitense di rock, nato a Baltimora il 21 dicembre 1940, morto a Los Angeles il 4 novembre 1993. Fondò il suo primo complesso, The Blackouts, alla fine degli anni Cinquanta, proponendo nei club californiani rhythm 'n' blues tradizionale e soprattutto covers di H. Ballard. Si segnalò anche come autore di musiche per film. Nel 1963 formò il complesso Soul Giants (R. Estrada basso elettrico, J.C. Black batteria, R. Collins armonica a bocca, E. Ingber chitarra e D. Colorado sassofono), che, senza Colorado, divenne poi il quintetto Mothers of invention, fino al 1970.
Del 1966 è il primo doppio long playing, Freak Out!, opera ironica e di dura protesta contro l'establishment, con una musica già personalissima, stravagante ed estrosa, dai ritmi complicati e rapidissimi (analoghi i successivi Absolutely free, 1967, e We're only in it for the money, 1968). Con Lumpy gravy (1968) Z. affronta l'esperienza della musica orchestrale, poi approfondita soprattutto con grandi direttori quali Z. Metha, K. Nagano e P. Boulez. Del 1970 è Hot rats, opera tra le migliori, densa di novità stilistiche e tematiche: spunti orchestrali e canzoni ambigue ed eccentriche, e una seconda parte più marcatamente influenzata dal free jazz e dalla musica contemporanea, cui seguirono, col suo gruppo, Weasels ripped my flesh (1969) e Chunga's revenge (1970). Negli anni Settanta l'attività si fece frenetica: da ricordare soprattutto Overnite sensation (1973) e Apostrophe (1974), e ancora Roxy & elsewhere (1974, 2 LP), One size fits all (1975), Bongo fury (1975), Studio tan (1978), e la graffiante opera Sheik Yerbouti (1979, 2 LP), contro alcune tendenze musicali del momento (la disco music in particolare) e venata di pop. Nel 1980 Z. fondò un nuovo marchio personale, Barking Pumpkin, ricomprando tutte le vecchie produzioni per un monumentale lavoro, a tratti pedante, di rimissaggio e ristampa di tutta la sua discografia, inediti inclusi. Da segnalare: Tinseltown rebellion (1981, 2 LP), Shut up 'n' play yer guitar (1981), Ship arriving too late to save a drowning witch (1982, 3 LP), The man from Utopia (1983), London Symphony Orchestra, Vol. I (1983), Zappa meets Mothers of prevention (1985), Old masters, box 2 (1986, 7 LP), Jazz from Hell (1986). Negli ultimi anni fu sempre più coinvolto in realizzazioni ''colte'' a sfondo sinfonico e di avanguardia, dal notevole Boulez conducts Zappa / The perfect stranger (1983), fino a The yellow shark (1993) e Ahead of their name (postumo, 1994).
Bibl.: D. Walley, No commercial potential, New York 1970; M. Gray, Mother! Is the story of Frank Zappa, Los Angeles 1985; The real Frank Zappa book, a cura di P. Occhiogrosso, New York 1989; P. Scaruffi, Storia del rock, 2, Milano 1989, pp. 38-68.