FRANZÉN, Frans Michael
Poeta svedese, nato a Uleåborg (finn. Oulu) in Finlandia il 9 febbraio 1772, morto il 14 agosto 1847 a Härnösand, dove dal 1831 era vescovo, dopo essere stato per molti anni pastore in diverse parrocchie. Per dieci anni (1824-34) fu anche segretario dell'Accademia svedese. Mosse da influenze tedesche (Klopstock, Mathisson, Voss) e inglesi (Goldsmith, Ossian, Milton); ma trovò nella poesia d'amore di alcuni fra i Selmasånger, 1793, un accento personale, melodioso e semplice. Già in Det nya Eden, 1794, la multivaga scioltezza della composizione presenta un avviamento a quelle forme musicali che saranno le predilette dei romantici; e questo carattere di libertà di ritmi e di movenze liriche compare ancora più accentuato nella sua poesia più celebre: Sång öfver da un suo viaggio in Germania, in Francia e in Inghilterra. Gli mancavano per un rinnovamento più profondo, i necessarî interessi spirituali. E il resto della sua opera restò tipicamente settecentesco tranne alcuni salmi, in cui effuse il suo sentimento religioso, e alcuni canti d'amore (Fannysånger, 1821), in cui il tono religioso e l'erotico si fondono. Fra le sue ultime opere è anche un componimento epico su Colombo (Kolumbus, 1831).
Opere: Saml. Dikter, ed. A. A. Grafström, 7 voll., Stoccolma 1867-1869.
Bibl.: C. D. af Wirsen, Minne af F. M. F., in Svenska Akademiens Handlingat, 1887; A. Blanck, Den nordiska renässansen, Stoccolma 1911; A. Nilsson, Svensk romantik, 2ª ed., Stoccolma 1924; M. Lamm, Upplysningstidens romantik, II, Stoccolma 1920.