SNYDERS, Frans
Pittore, nato ad Anversa il 12 novembre 1579, ivi morto il 19 agosto 1657. Allievo ad Anversa di Pieter Breughel il Giovane e di Henry van Baelen, venne poi in Italia. Tornato ad Anversa, vi si trova libero maestro nel 1602 e decano della "Società dei Romanisti" nel 1628. Sposò la sorella del pittore Cornelio de Vos. Dapprima dipinse fiori, frutti e animali nei quadri del Rubens, come nella Diana (museo di Dresda), e del Van Dyck, dei quali fu valente collaboratore. Le sue nature morte sono dei capolavori; composizione, colorito, disegno, hanno armonia mirabile e la luce che vi è sapientemente profusa dà loro una vita e uno splendore intensi. Presto il maestro passò anche a dipingere scene di caccia, piene di tanta foga da far pensare al modo di comporre del Rubens, esprimendovi lo stesso sentimento drammatico, la medesima esuberanza di vita. Le sue opere, numerosissime, sono sparse in quasi tutti i musei d'Europa e nelle grandi collezioni private. Lavorò per il re di Spagna (opere al Prado), per l'arciduca Leopoldo Guglielmo e altri sovrani. Ebbe per allievi Jean Fyt e Paul de Vos, quest'ultimo di parecchio inferiore al suo maestro, sebbene molte delle sue opere passino ancora sotto il nome dello S.
Bibl.: M. Rooses, Flandre, Parigi 1913 (con bibl.); A. Michel, Histoire de l'art, VI, Parigi 1921.