PELCL (Pelzel), František Martin
Storico e filologo boemo, nato l'11 novembre 1734 a Ruchnov, morto il 24 febbraio 1801 a Praga. Studiò a Praga e Vienna e dopo viaggi in Francia, Inghilterra e Germania, fu istitutore in diverse famiglie nobili boeme, in ultimo dei conti Nosticz, presso i quali fu impiegato dal 1769 sino alla morte. Dal 1792 fu anche il primo professore di lingua e letteratura cèca all'università di Praga, dopo che quella cattedra era stata rinnovata.
Il P. è, con Dobner e Dobrovský il più importante storico boemo del sec. XVIII. La sua Kurzgefasste Geschichte der Böhmen von den ältesten bis auf die jetzigen Zeiten, pubblicata per la prima volta nel 1774, è, fino alla Storia del Palacký, la migliore opera di sintesi sulla storia boema non solo per la sua concezione, ma anche per la base solida delle sue fonti. Dell'elaborazione più particolareggiata di questa storia in lingua cèca, la quale cominciò a uscire nel 1791 sotto il titolo Nová kronyka česká (Nuova cronaca cèca), il P. pubblicò solo tre volumi (sino al 1378), mentre il quarto (1378-1429) rimase in manoscritto. Oltre a questa sua opera principale, P. scrisse le monografie importanti Kaiser Karl IV., König in Böhmen (1780 e 1781) e Lebensgeschichte des römischen und böhmiscken Königs Wenzeslaus (1788 e 1790), il cui valore è tuttora grande. Fu anche uno dei primi editori delle vecchie opere letterarie cèche, così Dissertatio apologetica pro lingua slavonica praecipue bohemica di B. Balbín, 1775, e Příhody Václava Vratislava z Mitrovic (Gli avvenimenti di Venceslao Vratislav di Mitrovice), 1777, nonché delle fonti storiche: Scriptores rerum bohemicarum (2 voll., in collaborazione con J. Dobrovský, 1783 e 1784). Per la storia degli anni 1780-1790 sono importanti i suoi appunti documentarî Böhmische Chronik unter der Regierung des Kaisers und Königs v. Böhmen Josephus II, ed. cèca di J. Pán, sotto il titolo Paměti (Memorie), Praga 1931.
L'opera filologica più importante di P. è Grundsätze der böhmischen Grammatik (1795), la migliore grammatica della lingua cèca sino a quel tempo, composta parzialmente anche con la collaborazione di Dobrovský. Di gran valore è pure il catalogo bibliografico dei libri cèchi, intitolato Böhmische Bibliothek oder Verzeichnis aller in böhmischer Sprache gedruckten Bächer von den ersten Werken (1457) bis zum Jahre 1798.
Bibl.: J. Hanuš, F. M. Pelcel, český historik a buditel (F. M. P., storico e risvegliatore boemo), Praga 1914; J. Jakubec, Déjiny literatury české (La storia della lett. cèca), II, Praga 1934.