Etnologo tedesco (Minden 1858 - New York 1942). Si laureò in fisica nel 1881 a Kiel. Un viaggio, con una missione geografica, nella Terra di Baffin (1883-84) gli permise di studiare i costumi degli eschimesi in relazione di ambiente (Baffin-Land: Geographische Ergebnisse, 1885; The central Eskimo, 1888), e d'individuare nell'etnografia il proprio terreno di studio. Assistente al Museum für Völkerkunde di Berlino, dopo una missione etnografica sulle coste del Pacifico settentrionale decise di stabilirsi negli USA, dove ebbe diversi incarichi universitarî e fu tra i fondatori dell'American antropological society (1902). Per suo impulso l'American ethnological society promosse le ricerche sulle culture e le lingue degli Indiani del Nord America poi confluite nello Handbook of American Indian languages. Ad opera del B. si è delineata negli studî antropologici una posizione divergente dall'evoluzionismo e dalla metodologia comparativa (The limitations of the comparative method of anthropology, 1896; trad. it. 1970): ogni cultura è vista come il risultato di una crescita interna e di relazioni con culture vicine. In The mind of primitive man (1911; trad. it. 1972) B. polemizzò contro il razzismo di J. A. Gobineau, H. S. Chamberlain, M. Grant, affermando la sostanziale uguaglianza della mente in tutti i gruppi umani. Altre opere del B.: Primitive art (1927); Anthropology and modern life (1928); General anthropology (1938); e la raccolta di saggi Race, language and culture (post., 1948).