Medico (Tiefenbronn 1758 - Montrouge, Parigi, 1828). Creatore della frenologia. Studiò medicina prima a Strasburgo e poi a Vienna, dove si laureò nel 1785. Fra il 1796 e il 1801 propagandò a Vienna i suoi punti di vista sui rapporti mente-corpo in seminarî aperti al pubblico e in incontri dimostrativi. Accusato di immoralità, materialismo e ateismo dalle autorità, e diffidato dal continuare le sue lezioni pubbliche, insieme a J. C. Spurzheim, suo collaboratore dal 1800, inframezzò l'attività di laboratorio con frequenti viaggi scientifici in Svizzera, Olanda e Francia. Nel 1819 si trasferì definitivamente a Parigi assumendo la cittadinanza francese. Sostenne che le facoltà morali e intellettuali sono innate, che il cervello è l'organo di tutte le inclinazioni, tendenze, facoltà, ed è composto di organi differenti corrispondenti alle singole inclinazioni, tendenze, facoltà. Il suo lavoro neuroanatomico mise in chiaro che il sistema nervoso si compone di una serie gerarchicamente ordinata di gangli separati ma in rapporto tra loro, che le strutture più alte si sviluppano dalle più basse ricevendo apporti dai nervi afferenti e che la materia grigia è matrice dei nervi, mentre la materia fibrosa bianca ha una funzione di conduzione. Scoprì inoltre l'origine dei primi otto nervi cranici e le connessioni delle fibre del midollo allungato con i gangli basali. In collaborazione con Spurzheim pubblicò Recherches sur le système nerveux en général et sur celui du cerveau en particulier (1809); Anatomie et physiologie du système nerveux en général et du cerveau en particulier (4 voll., 1810-19; trad. it. 1835); Observations sur la phrénologie ou la connaissance de l'homme moral et intellectuel (1810).