MIKLOSICH (Miklošič), Franz
Filologo sloveno, nato il 20 settembre 1813 a Radomerščak nella Stiria meridionale, morto il 7 marzo 1891 a Vienna. Compiuti gli studî secondarî, s'iscrisse nel 1830 all'università di Graz, ove nel 1838 si laureò in filosofia (ma già nel 1837 vi aveva ottenuto un posto di supplente di filosofia); due anni dopo prese a Vienna la laurea in giurisprudenza. A Graz partecipò al movimento culturale sloveno che in quegli anni aveva il suo centro nella capitale della Stiria; a Vienna, ove intendeva dedicarsi all'avvocatura, si avvicinò a B. Kopitar che gli procurò un posto nella biblioteca palatina e al quale, nel 1844, succedette nella carica di censore per le lingue slave, il romeno e il greco moderno. Nello stesso anno M. esordì quale linguista con una nutrita recensione alla Grammatica comparata del Bopp, pubblicata nei Jahrbücher der Literatur di Vienna. Non si straniò dalle lotte politiche nel 1848; ma da allora in poi visse esclusivamente dedito ai suoi studî. Nel 1849 divenne titolare della neo-eretta cattedra di filologia slava; nel 1862 fu nominato membro della Camera dei signori; nel 1864 fu fatto nobile.
M. è il primo slavista che abbia rivolto l'attenzione a tutte le lingue slave e che le abbia studiate sotto tutti gli aspetti. Infaticabile, meticoloso, preciso e ricco d'intuito linguistico, egli è riuscito in quattro decennî di lavoro ininterrotto a raccogliere, vagliare, sistemare e interpretare una parte considerevole del materiale linguistico slavo, compiendo così, da solo, il lavoro che negli altri campi della glottologia indoeuropea è dovuto a intere generazioni di studiosi.
Opera principale del M. è la sua Vergleichende Grammatik der slavischen Sprachen (I: Lautlehre, 1852; 2ª ediz. completamente rifatta, 1879; II: Formenlehre, 1856; 2ª ediz., 1876; III: Stammbildungslehre, 1875; IV: Syntax, 1868-1874; 2ª ediz., 1883), oggi in buona parte superata, ma non priva di valore, specialmente nella sintassi che ne è la parte più originale. Non minore è stata l'importanza delle due grandi opere lessicali del M.: il Lexicon palaeoslovemco-graeco-latinum emendatum auctum (1862-1865; una prima trattazione dell'argomento era apparsa nel 1850 col titolo di Lexicon linguae slovenae veteris dialecti) e l'Etymologisches Wörterbuch der slavischen Sprachen (1886), che tuttora non sono stati sostituiti da dizionarî piu moderni. Accanto a questi due lessici fondamentali, numerosa è la serie di studî coi quali M. ha illustrato la materia lessicale degli Slavi e il suo rapporto col lessico dei popoli vicini: Fremdwörter in den slaviscńen Sprachen (1867), Die slavischen Elemente im Rumunischen (1860), Die slav. Elem. im Neugriechischen (1869), Die sl. El. im Magyarischen (1871), Die sl. El. im Albanischen (1870) e, estendendo le sue ricerche anche al di là del mondo slavo, Die tùrkischen Elemente in den südost- und ost-europäischen Sprachen (1884-1890) e Die slavischen, magyarischen und rumunischen Elemente im türkischen Sprachschatze (1889).
Un vero pioniere, di vedute larghe e di straordinaria sicurezza di giudizio, è stato M. nei suoi studî onomasiologici: Die Bildung der slavischen Personennamen (1860), Die Bildung der Ortsnamen aus Personennamen im Slavischen (1864), Die slaviscńen Ortsnamen aus Appellativen (1872-1874) e nello studio Die christliche Terminologie der slavischen Sprachen (1875). Ma oltreché come linguista, M. si è acquistato grandi meriti come editore di testi e documenti (Monumenta linguae palaeoslovenicae e codice suprasliensi, 1851; Apostolus e codice monasterii Šišašatovac, 1853; Mommenta serbica spectantia historiam Serbiae, Bosnae, Ragusii, 1858); come cultore dei canti popolari serbocroati (Beiträge zur Kenntnis der slavischen Volkspoesie, 1869; Über Goethes "Klaggesang von der edlen Frau des Asan Aga", 1883; Die Darstellung im slaviscńen Volksepos, 1889) e indagatore di alcune caratteristiche della mitologia (Die Rusalien. Ein Beitrag zur slavischen Mythologie, 1864) e dell'etnografia (Die Blutrache bei den Slaven, 1887) slava. Vanno ricordate infine le fondamentali ricerche del Miklosich sulle migrazioni (Über die Wanderungen der Rumunen in den dalmatinischen Alpen und den Karpaten, 1879) e la lingua (Rumunische Untersuchungen. Istro- und macedo-rumunische Sprachdenkmäler, 1881; Beiträge zur Lautlehre der rumunischen Dialekte, 1881-82) dei Romeni. Quasi tutte le opere del M. sono state pubblicate a Vienna; e quasi tutte le sue ricerche erudite sono apparse nelle memorie (Denkschriften) o negli atti (Sitzungsberichte) dell'Accademia di Vienna.
Bibl.: M. Murko, Miklosich's Jugend- und Lehrjahre, Weimar 1898; L. Miletič, F. M., nello Sbornik ministeriale bulgaro, Sofia 1891; T. Maretić, F. M., nel Rad dell'Accad. iugoslava di Zagabria, CXII (18927.