RENNER, Franz
RENNER, Franz (Francesco della Fontana). – Figlio di Giovanni, nacque prima del 1450 a Heilbronn (o Heilbrunn; nella Germania meridionale, sul Neckar), da una famiglia di proprietari fondiari che aveva ricevuto nel 1430 il Schöntaler Hof (Böckingen) come feudo ereditario. Non si conosce l’identità della madre.
Trasferitosi a Venezia in una data imprecisata (prima del 1471), si inserì nella fiorente industria tipografica lagunare come stampatore e libraio, svolgendo le due attività rispettivamente ai Ss. Apostoli e nelle Mercerie. Fu membro della confraternita di S. Maria dei calegheri alemanni, dove entrò in contatto con alcuni importanti personaggi dell’ambiente tipografico veneziano.
L’esordio di Renner nel mondo editoriale risale al 1471, con la pubblicazione del Quadragesimale aureum del domenicano Leonardo da Udine e dell’Oratio habita apud Sixtum IV contra Turcos dello storico veneziano Bernardo Giustinian. Le due edizioni, il cui esame materiale permette l’attribuzione a Renner, sono prive dell’indicazione dello stampatore il cui nome comparì per la prima volta in calce ai Sermones quadragesimales de poenitentia di Roberto Caracciolo (1472).
Nel sottoscrivere le proprie edizioni Renner adottò la forma latina del nome – «Franciscus de Hailbrun» cui aggiunse, a partire dal 1478, il cognome Renner – mentre nella vita quotidiana e nelle pratiche commerciali preferì farsi conoscere come Francesco della Fontana, un nome che per gli italiani doveva risultare più semplice da pronunciare e memorizzare. Fu Roberto Ridolfi, sulla base di un documento datato 8 novembre 1477, il primo studioso a proporre l’identificazione (Brunn è in italiano ‘fontana’).
Dotato di spirito imprenditoriale, Renner strinse diverse alleanze economiche e commerciali, alcune delle quali sancite mediante contratti matrimoniali. Sua figlia Cristina (che nel testamento redatto nel 1547 si definì «fiola del quondam m. Francesco Fontana todesco») sposò dapprima l’influente libraio veneziano Francesco de Madiis e, in seconde nozze, l’emergente tipografo e cartaio bresciano Paganino de’ Paganini (che probabilmente iniziò il suo apprendistato proprio sotto la guida del suocero). Ebbe inoltre come testimone del suo primo testamento (1491) il tipografo Gregorio de’ Gregori che, se assunse tale ruolo, doveva essere in stretti rapporti con la famiglia Fontana. Un’altra alleanza commerciale fu rinsaldata dal matrimonio di un’altra figlia, Isabeta, con il celebre editore e libraio Giovanni Bartolomeo da Gabiano, fautore del successo della libreria della Fontana da lui diretta dopo la fondazione, verosimilmente avvenuta a opera del cognato Benedetto Fontana, figlio di Renner.
Renner – che stampò circa una cinquantina di edizioni (l’Incunabula short title catalogue [=ISTC] ne rileva 47; il Gesamtkatalog der Wiegendrucke [=GW] ne elenca 51), più almeno altre due non sopravvissute – fu il primo stampatore veneziano a specializzarsi nel settore del libro religioso e liturgico, anche nel formato in ottavo, allora piuttosto raro. La prima edizione (dispersa) è l’Offiziolo de la Conceptione de la Nostra Donna di cui si ha notizia dal citato documento del 1477. Risulta perduto anche il Breviarium Namnetense (GW 5408), stampato nel 1480 e destinato al mercato d’Oltralpe.
La scelta di specializzarsi nella stampa di libri religiosi venne condivisa anche dal tipografo Nicolò da Francoforte con il quale Renner era entrato in società nel 1473. I due soci pubblicarono quindici opere tra breviari, sermoni, opere teologiche e Bibbie: dai loro torchi vide la luce, nel 1475, la prima Bibbia latina stampata a Venezia (ISTC ib00541000). Unica eccezione di genere, le Questiones super Metaphisicam Aristotelis, composte dal teologo francescano Antonius Andreas, allievo di Giovanni Duns Scoto (ISTC ia00579000).
La società tra Renner e il da Francoforte si sciolse nel 1477, ma Renner proseguì l’attività con Petrus de Bartua con cui stampò il Breviarium Fratrum Praedicatorum (ISTC ib01139000), il Breviarium Romanum (ISTC ib01118200), il Mammotrectus super Bibliam (ISTC im00238000), la Summa theologiae (ISTC it00204000) e il Supplementum Summae Pisanellae (ISTC in00068000). Si tratta di opere che Renner aveva già pubblicato assieme a Nicolò da Francoforte e che riscossero evidentemente un grande successo se i due soci ritennero opportuno allestirne nuove edizioni.
Pur essendo attivo il sodalizio con Petrus de Bartua, nel 1477-1478 Renner stampò autonomamente due opere geografiche e una astronomica. Le prime due edizioni sono il De situ orbis di Dionisio Periegeta, pubblicato nella traduzione fatta da Antonius Beccaria (ISTC id000254000) e la Cosmographia, sive De situ orbis di Pomponio Mela (ISTC im00450000). Ben più complesso dovette risultare l’allestimento dell’edizione illustrata del trattato di astronomia sferica di Giovanni Sacrobosco, il De sphaera mundi, che Renner stampò con l’aggiunta della Theorica planetarum di Gherardo da Cremona (ISTC ij00402000).
Dopo lo scioglimento della società con Petrus de Bartua, Renner continuò a stampare da solo o affidandosi ad altri tipografi. Da solo pubblicò un pronostico per l’anno 1479 (ISTC im00193700) e l’anno successivo la descrizione dell’assedio di Rodi scritta dal fiammingo Guilelmus Caorsin, cancelliere dell’Ordine di S. Giovanni (ISTC ic00108000). Nel 1481 pubblicò il suo unico messale, privo però della notazione musicale (ISTC im00692000). Passò poi al torchio una voluminosa edizione in folio della Bibbia, in latino, corredata dal commento di Niccolò da Lira, che uscì in tre volumi tra il 1482 e il 1483 (ISTC ib00612000). Si trattava della quarta edizione della Biblia latina (Renner ne pubblicò complessivamente cinque, ma una sola con il suddetto commento), che fu, almeno in parte, smerciata dal genero, il libraio Francesco de Madiis, come riferitoci dall’inventario di bottega di quest’ultimo in cui figurano copie della «Bibia con nicolao de lira de mastro francesco» (cit. in Dondi-Harris, 2013), vendute a prezzo variabile a seconda del numero di carte di cui erano composti i singoli esemplari o in base alla presenza o meno della legatura.
L’ultima edizione a lui riconducibile è un breviario stampato nel 1486 da Erhard Ratdolt dove Renner assunse il ruolo di editore fornendo al tipografo i materiali per approntare la stampa (ISTC ib01122150). Dopo questa data, di Renner sembrano perdersi le tracce. Una non chiara registrazione nella Camera dei conti di Heilbronn lascerebbe intendere che nel 1487 lo stampatore passasse a miglior vita. Quel che è certo è che morì prima del 1496 dal momento che il figlio Benedetto in due richieste di privilegio inviate alla Repubblica di Venezia si definì orfano di padre e di madre.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Firenze, Notarile Antecosimiano, C 426 (ser Cetto di Bernardo, atti dal 1470 al 1509), inserto dal 1480 al 1481, doc. n. 13 (8 novembre 1477); Archivio di Stato di Venezia, Collegio, Notatorio, registro 14 (1489-99), cc. 142r, 149rv (26 marzo e 4 novembre 1496); Sez. Notarile, Testamenti, Isidoro Bagnolo, b. 1153, n. 22 (16 settembre 1491); Sez. Notarile, Testamenti, Giacomo Formento, b. 412, fasc. 109 (29 giugno 1547). R. Fulin, Documenti per servire alla storia della tipografia veneziana, in Archivio veneto, XXIII (1882), p. 122 n. 47, pp. 125 s. n. 56; J. Braun, R. F., in Allgemeine Deutsche Biographie (ADB), XXVIII (1889), p. 228, www.deutsche-biographie.de/pnd138332290. html?anchor=adb (26 giugno 2016); R. Ridolfi, Francesco della Fontana stampatore e libraio a Venezia in un documento del 1477, in Studi bibliografici. Atti del Convegno... Bolzano... 1965, Firenze 1967, pp. 53-66; M. Zorzi, Stampatori tedeschi a Venezia, in Venezia e la Germania. Arte, politica, commercio, due civiltà a confronto, Milano 1986, pp. 115-140; A. Nuovo, Alessandro Paganino (1509-1538), Padova 1990, pp. 239-248. M.K. Duggan, Italian music incunabula. Printers and type, Berkeley-Los Angeles-Oxford 1992, p. 42; D. Fattori, Nuovi documenti sull’introduzione della stampa a Verona e sulla Compagnia di Giovanni da Colonia, in La Bibliofilia, CVI (2004), 2, pp. 117-133; A. Nuovo, The book trade in the Italian Renaissance, Leiden-Boston 2013, pp. 75, 102, 272; C. Dondi - N. Harris, Oil and green ginger. The Zornale of the Venetian Bookseller Francesco de Madiis, 1484-1488, in Documenting the early modern book world. Inventories and catalogues in manuscript and print, a cura di M. Walsby - N. Constantinidou, Leiden-Boston 2013, pp. 341-406.