WAITZ, Franz Theodor
Filosofo e psicologo tedesco, nato il 17 marzo 1821 a Gotha, morto il 21 maggio 1864 a Monaco. Insegnò a Marburgo dal 1863. Viene annoverato fra gli scolari del Herbart, ma la sua importanza sta soprattutto nelle sue ricerche sulla psicologia dei popoli selvaggi, che secondo lui dovevano fornire il punto di contatto fra lo studio dell'uomo come essere naturale e lo studio dell'uomo come essere spirituale, e nelle quali non si limita a descrivere i fatti etnologici esteriori, antropologicamente, ma cerca di penetrare lo stato psichico dei popoli primitivi, fornendo una notevole quantità di osservazioni particolari. Egli negava che le stirpi umane abbiano origini differenti fra loro (tesi dell'unità della specie umana), e che esistano differenze psichiche primarie fra i differenti gruppi di popoli, in modo ch'essi possano essere ordinati in un rapporto di superiorità e inferiorità. Non riuscì a compiere la sua opera monumentale in 6 volumi, Anthropologie der Naturvölker (Lipsia 1859-1872) e la fece terminare dal suo scolaro G. Gerland. Per lui la psicologia è una scienza naturale che cerca di spiegare solo i fenomeni generali a mezzo di leggi universali. Scrisse oltre che di psicologia (Grundlegung der Psychologie, Amburgo e Gotha 1846; Lipsia 1877, ecc.) anche di pedagogia (Allgemeine Pädagogik, Brunswick 1852; 4ª ed., ivi 1898, a cura e con introduzione di O. Willman). Molto nota e ancora utile è la sua edizione dell'Organon aristotelico (Lipsia, I, 1844; II, 1846).
Bibl.: G. Gerland, in Allgem. deutsche Biogr., XL, p. 629 segg.