Comune della prov. di Roma (22,4 km2 con 20.737 ab. nel 2008), sulle pendici dei Colli Albani a 320 m s.l.m. , tra ricche colture di vigneti (che danno un vino rinomato) e oliveti. L’industria è attiva nei settori meccanico e poligrafico. Sviluppato è il turismo. Ha strade regolari a scacchiera e numerose ville.
Ricordata fin dal 9° sec., si accrebbe per l’afflusso degli abitanti di Tuscolo, distrutta dall’esercito del Comune romano (1191). Vi si trasferì allora da Tuscolo, con il cardinale Nicolò de Romanis (1205), anche il vescovato, ma F. rimase località di modesta importanza, sebbene fosse munita di un castello nel 13° sec.; dal 16° sec. in poi fu residenza estiva preferita delle più cospicue famiglie romane.
Presso F. è un importante centro di ricerche dell’INFN, dell’ENEA e dell’Euratom.