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frattali

di Roberto Levi - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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frattali

Roberto Levi

La matematica fra natura e arte

«Perché la geometria viene spesso definita fredda e arida? Uno dei motivi è la sua incapacità di descrivere la forma di una nuvola, di una montagna, di una linea costiera, di un albero». Parola di Benoît Mandelbrot, il creatore della teoria dei frattali. I frattali sono figure geometriche generate al calcolatore usando formule matematiche: rappresentano oggetti molto complessi, che sono spesso anche immagini belle da vedere, vere opere d’arte

Che cos’è un frattale

Un frattale è una figura geometrica che si ripete all’infinito uguale a sé stessa, su scala sempre più piccola. Ciò significa che una parte qualsiasi del frattale riproduce, in piccolo, la figura nella sua totalità e in tutti i suoi dettagli. Per chiarire il concetto, vediamo due esempi: il fiocco di neve di von Koch e il triangolo di Sierpinski.

figura
figura

Per costruire il Fiocco di neve, prendiamo un triangolo isoscele, dividiamo ogni lato in tre segmenti uguali e sostituiamo quello centrale con due segmenti della stessa lunghezza. Immaginiamo di ripetere questo procedimento all’infinito. La figura mostra il procedimento ripetuto tre volte. Per costruire il triangolo di Sierpinski prendiamo un triangolo isoscele, dividiamolo in quattro triangoli uguali e eliminiamo il triangolo centrale (quello con il vertice che punta in basso). Ripetiamo l’operazione sui triangoli rimasti, e così via all’infinito. La figura mostra il procedimento ripetuto due volte.

Cosa lo contraddistingue

I frattali devono il loro nome a una curiosa proprietà che li contraddistingue: hanno dimensione frazionaria, non intera come le figure della geometria euclidea. Si può spiegare questo concetto partendo da alcuni elementi ben noti della geometria euclidea come il segmento, il quadrato, il cubo.

Per ottenere da un segmento il minimo numero di segmenti uguali fra loro basta dividerlo in due. Per ottenere da un quadrato il minimo numero di quadrati uguali fra loro bisogna dividere la figura in quattro. Per ottenere da un cubo il minimo numero di cubi uguali fra loro bisogna dividere il cubo in otto. Nel primo caso abbiamo 2 = 21 segmenti, nel secondo 4 = 22 quadrati, nel terzo 8 = 23 cubi. Insomma, il minimo numero di figure uguali fra loro, ottenibile nei diversi casi, è pari a una potenza di 2 il cui esponente è esattamente la dimensione della figura che si sta considerando: 1 per il segmento, 2 per il quadrato, 3 per il cubo. Possiamo scrivere, in generale, N = 2d, dove N è il minimo numero di figure uguali fra loro, ottenibile da una data figura, e d è la dimensione di quella figura. Prendiamo in considerazione, ora, il triangolo di Sierpinski. Il minimo numero di figure uguali fra loro ottenibile da un triangolo di Sierpinski è 3 (si veda il primo passaggio illustrato nella figura 2). Se applichiamo a questo caso la formula precedente otteniamo 3 = 2d. 3 è maggiore di 2 (21) e minore di 4 (22); quindi, nel caso del triangolo di Sierpinski, d deve essere compresa fa 1 e 2, cioè deve assumere un valore non intero.

Frattali famosi

Le figure schematiche, presentate per illustrare le caratteristiche dei frattali, non rendono l’idea della complessità (caos e caso) e della bellezza di questi oggetti geometrici. A titolo di esempio, mostriamo due dei frattali più famosi, quello di Mandelbrot e quello di Julia. Prendono nome da Benoît Mandelbrot, nato in Polonia nel 1924, che ha fondato, poco più di vent’anni fa, la teoria dei frattali dopo aver studiato l’opera del matematico francese, suo predecessore, Gaston Maurice Julia.

I frattali oggi interessano i più diversi campi di ricerca e persino l’arte figurativa e la musica: grazie all’uso dei computer, le formule matematiche che definiscono i frattali possono essere trasformate in immagini e in suoni. Negli anni Ottanta si è sviluppata la geometria dei frattali biomorfi, cioè simili a oggetti presenti in natura, il cui risultato più noto è la foglia di felce, un frattale che riproduce con incredibile somiglianza una vera foglia di felce.

Vedi anche
attrattore In fisica matematica, insieme chiuso A dello spazio a cui appartengono le soluzioni di un’equazione differenziale o alle differenze finite tale che dati iniziali appartenenti ad A nel corso dell’evoluzione rimangono in A (in questo senso A è detto invariante) e dati iniziali appartenenti a un opportuno ... mòto browniano Moto irregolare e continuo di particelle solide microscopiche (per es. pollini o resine) sospese in un fluido. La sua scoperta (1827) viene attribuita al botanico scozzese R. Brown (1773-1858), da cui il fenomeno ha preso nome. Il m.b. è dovuto all'agitazione termica delle molecole del fluido che urtano ... cammino Fisica C. libero medio molecolare In teoria cinetica dei gas, il tratto λ percorso in media da una molecola tra due urti successivi, cioè il rapporto tra la velocità media e il numero di urti che essa subisce da parte di altre molecole in un secondo. Detti V il volume di una grammomolecola di gas, N ... analisi dimensionale In fisica, ricerca delle relazioni fra le grandezze che influenzano un fenomeno, utilizzando equazioni d., intese come equazioni tra le dimensioni delle grandezze in questione. In base al teorema Π (➔ similitudine), la relazione fra le grandezze resta espressa da un’equazione contenente un numero di ...
Categorie
  • INFORMATICA APPLICATA in Informatica
  • GEOMETRIA in Matematica
Tag
  • GEOMETRIA DEI FRATTALI
  • GEOMETRIA EUCLIDEA
  • TRIANGOLO ISOSCELE
  • BENOÎT MANDELBROT
  • ARTE FIGURATIVA
Altri risultati per frattali
  • frattale
    Enciclopedia della Matematica (2017)
    frattale termine con cui si indicano oggetti geometrici (in particolare curve) dotati di alcune caratteristiche peculiari come l’autosomiglianza o autosimilarità e la dimensione frazionaria (da cui deriva il termine frattale, anche se a rigore sarebbe più corretto parlare di «dimensione reale») (→ dimensione ...
  • frattale
    Enciclopedia on line
    In matematica, termine coniato nel 1975 dal matematico francese B. Mandelbrot per indicare un particolare ente geometrico la cui forma è invariante nel cambiamento della scala delle lunghezze (proprietà di invarianza di scala): successivi ingrandimenti di piccole regioni dell’oggetto mostrano sempre ...
  • geometria frattale
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Luca Tomassini Appellativo che si riferisce alle proprietà geometriche degli insiemi frattali e al loro studio. Il concetto di insieme frattale è stato originariamente introdotto da Benoît B. Mandelbrot per descrivere insiemi di punti dotati di dimensione di Hausdorff dH non intera. È questa una generalizzazione ...
  • frattale
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    frattale [agg. e s.m. Der. del fr. fractal (termine introdotto nel 1975 dal matematico fr. B. Mandelbrot), dal part. pass. fractus del lat. frangere "spezzare"] [ALG] Detto di particolari enti geometrici (oggetti f.) che possono essere caratterizzati dall'avere dimensione non intera (cioè frazionaria: ...
  • FRATTALI
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1992)
    Luigi Accardi Nicola Rosato Il termine ''frattale'' è stato introdotto da B. Mandelbrot nel saggio Les objects fractals (1975) per denotare una vasta classe di modelli matematici i quali, pur essendo noti da molti anni, erano poco studiati e soprattutto poco applicati alla descrizione dei fenomeni ...
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Vocabolario
frattalità
frattalita frattalità s. f. [der. di frattale]. – La proprietà di espansione caratteristica dei frattali.
frattale
frattale agg. e s. m. [dal fr. fractal (termine introdotto nel 1975 dal matematico fr. B. Mandelbrot), der. del lat. fractus, part. pass. di frangĕre «spezzare» (v. fratto)]. – In matematica, denominazione di particolari enti geometrici...
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