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frazione algebrica

Enciclopedia della Matematica (2017)
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frazione algebrica


frazione algebrica espressione del tipo p/q, dove p e q sono polinomi, in una o più incognite, contenenti o meno parametri. In altre parole, una frazione algebrica è un’espressione frazionaria in cui si ammette che siano presenti delle lettere incognite al denominatore, come per esempio nel caso

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I polinomi costituiscono un caso particolare di frazioni algebriche, in cui il polinomio al denominatore è costante. L’insieme delle frazioni algebriche è un ampliamento dell’insieme dei polinomi, in cui si ammette che due polinomi possano anche essere divisi l’uno per l’altro (a patto che il divisore sia diverso dal polinomio nullo). È possibile operare con le frazioni algebriche seguendo le stesse regole formali usate nelle operazioni tra frazioni: le frazioni algebriche possono dunque essere sommate, sottratte, moltiplicate e divise le une con le altre e se ne possono calcolare le potenze o le radici.

Come nel caso dei polinomi, in una frazione algebrica è possibile attribuire dei valori numerici alle incognite e ai parametri, così da ottenere un valore numerico. Se per esempio p(x) e q(x) sono due polinomi, allora p(x)/q(x) è una frazione algebrica, che è definita per tutti i valori reali per cui q(x) ≠ 0. Tale frazione algebrica definisce a sua volta la funzione razionale y = p(x)/q(x); l’insieme dei valori reali per cui il denominatore della frazione algebrica è diverso da zero è talvolta detto insieme di definizione o anche campo di esistenza della frazione algebrica (non si tratta però di un campo in senso algebrico): esso coincide con l’insieme in cui è definita la funzione associata. Per esempio, nel caso della frazione algebrica a valori reali

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il suo insieme di definizione è l’insieme delle coppie di numeri reali (x, y) per cui x ≠ ±1. Due frazioni algebriche p/q e p′/q′ si dicono equivalenti se pq′ = qp′; due frazioni algebriche sono equivalenti se sono ottenibili l’una dall’altra moltiplicando o dividendo numeratore e denominatore per uno stesso polinomio non nullo. Modulo tale equivalenza, l’insieme delle frazioni algebriche viene dunque a coincidere con l’insieme delle funzioni razionali.

Una frazione algebrica si dice ridotta ai minimi termini se il numeratore e il denominatore sono polinomi primi fra loro, vale a dire se non esistono polinomi non costanti che li dividano entrambi. Per ridurre una frazione algebrica ai minimi termini bisogna dividere numeratore e denominatore per il loro massimo comune divisore (mcd): questa operazione viene detta semplificazione della frazione algebrica; più in generale si parla di semplificazione di una frazione algebrica ogni qual volta si dividono numeratore e denominatore per uno stesso fattore comune. Per esempio, la frazione algebrica

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non è ridotta ai minimi termini in quanto numeratore e denominatore sono ambedue divisibili per il polinomio 2x 2yz: la frazione algebrica semplificata sarà dunque la frazione algebrica equivalente

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ottenuta dividendo numeratore e denominatore per il fattore comune 2x 2yz. Per semplificare una frazione algebrica è talvolta necessario scomporre in fattori i polinomi che ne costituiscono il numeratore o il denominatore: a tal fine, risultano utili i raccoglimenti a fattor comune e il riconoscimento dei prodotti notevoli (→ polinomio, scomposizione in fattori di un).

Per addizionare o sottrarre due frazioni algebriche con lo stesso denominatore, basta addizionare o sottrarre i numeratori lasciando invariato il denominatore. Per addizionare o sottrarre due frazioni algebriche con diversi denominatori, ci si riconduce al caso in cui il denominatore sia lo stesso attraverso la riduzione a denominatore comune, vale a dire si determinano due forme equivalenti alle due frazioni algebriche date in modo che abbiano lo stesso denominatore. La somma e la sottrazione potranno in questo modo essere effettuate sulle due forme equivalenti. Come denominatore comune è opportuno scegliere il minimo comune multiplo (mcm) dei denominatori delle due frazioni algebriche. Per esempio, volendo addizionare

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si considera il minimo comune multiplo dei denominatori, 6axz2, e le due frazioni algebriche, espresse in questo denominatore, sono rispettivamente

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Si ottiene dunque

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Analogamente si opera se le due frazioni algebriche presentano al denominatore polinomi che non sono monomi, dopo averli opportunamente scomposti in fattori. Per esempio:

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Il prodotto di due frazioni algebriche si ottiene moltiplicando fra loro rispettivamente i numeratori e i denominatori delle due frazioni algebriche

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Ogni frazione algebrica diversa da zero (il cui numeratore sia cioè diverso da zero) è invertibile, vale a dire esiste una frazione algebrica, detta la sua inversa (indicata con l’esponente −1), che moltiplicata per essa dà risultato 1: essa si ottiene scambiando il numeratore p e il denominatore q della frazione algebrica da invertire:

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Per dividere due frazioni algebriche si moltiplica la prima per l’inversa della seconda:

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Vedi anche
monomio (o espressione monomia) In matematica, espressione algebrica nella quale figurano solo operazioni di moltiplicazione, di divisione e di estrazione di radice: per es., 4a2x3√‾‾‾‾‾‾y/z. Più propriamente, m. è un’espressione nella quale figurano soltanto operazioni di moltiplicazione e divisione, cioè ... denominatore In aritmetica, quello dei due termini di una frazione che sta a indicare in quante parti uguali è stata divisa l’unità (mentre l’altro, il numeratore, indica quante di tali parti vanno considerate); si scrive sotto il segno di frazione. Più in generale, in una espressione frazionaria, f/g, in cui f, ... numeratore In matematica, numero delle unità frazionarie di una frazione: per es., il 5 nella frazione 5/10, che rappresenta il numero che si ottiene prendendo 5 volte l’unità frazionaria 1/10.
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Vocabolario
frazióne
frazione frazióne s. f. [dal lat. tardo fractio -onis, der. di fractus, part. pass. di frangĕre «spezzare»]. – 1. letter. L’atto di frangere, di spezzare: f. di un legno o di un altro solido (Galilei); la f. del pane (v. fractio panis);...
algèbrico
algebrico algèbrico agg. [der. di algebra] (pl. m. -ci). – Di algebra, che concerne l’algebra: calcoli a., somma a., analisi a., ecc.; in partic.: espressione a., ogni scrittura in cui compaiano numeri, lettere e indeterminate, queste ultime...
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