frazione
frazióne [Der. del lat. fractio -onis, dal part. pass. fractus di frangere "rompere"] [LSF] Ciascuna delle parti in cui è diviso o è divisibile un tutto. ◆ Il rapporto fra due numeri interi, di cui il dividendo è detto numeratore e il divisore denominatore, n/d; proprio dal fatto di esprimere un rapporto (lat. ratio) deriva l'altra sua denomin. di numero razionale. Si parla di f. propria oppure di f. impropria a seconda che sia n<d (la f. è allora minore dell’unità) oppure n>d (f. maggiore dell’unità), e di f. apparente se n è multiplo di d (la f. è pari a un numero intero) oppure è uguale a esso (la f. è pari a uno). ◆ Le varie componenti di una miscela, ottenuta mediante un frazionamento. ◆ F. continua: → continuo. ◆ F. decimale: quella il cui denominatore è una potenza finita intera di 10 e che quindi può essere scritta direttamente come numero decimale con un numero finito di cifre. ◆ F. generatrice: quella che rappresenta un numero decimale illimitato periodico, cioè nella parte decimale del quale si ripete indefinitamente un determinato gruppo di cifre, detto periodo, eventualmente separato dalla virgola da un altro gruppo di cifre, detto antiperiodo; se si parte dal numero, la f. generatrice a esso corrispondente si ottiene scrivendo come numeratore la differenza tra il numero ottenuto scrivendo di seguito, senza la virgola, parte intera, antiperiodo (se c’è) e periodo, e il numero costituito dalla parte intera e dall’antiperiodo, e come denominatore il numero formato da tanti 9 quante sono le cifre del periodo seguito da tanti zeri quante sono le cifre dell’antiperiodo, e riducendo poi ai minimi termini: per es., 4.333...= (43-4)/9=39/9=13/3, 4.8444...=(484-48)/90= 436/90=218/45.