FREDRIKSHAMN (A. T., 68)
È il nome svedese di Hamina, città marittima della Finlandia meridionale (dipartimento di Viipuri; ab. 3939 nel 1928), fondata nel sec. XVII quale fortificazione di confine; fu spesso il centro della lotta durante le guerre tra la Svezia e la Russia, che vi conchiusero la pace il 17 settembre 1809.
In base a questa pace tutta la Finlandia passò nelle mani della Russia. In base all'art. 4 del trattato, il re di Svezia rinunziò per sempre, in pro dell'imperatore russo e dei suoi successori, ai suoi diritti sulle provincie finlandesi di Åbo (Turku), Nyland (Uusimaa), Tavastehus (Hame), Kymmene (Kymi), Björneborg (Pori) con le isole Åland, Savolaks (Savo), Carelia, Vaasa, Uleåborg (Oulu) e parte delle terre della Botnia orientale sino ai fiumi Torneå (Tornio) e Muonio; le quali terre, insieme con quelle di Viborg (Viipuri), parte della Carelia, la provincia di Keksholm (Käkisalmi) e il distretto di Nyslott (Savonlinna) cedute precedentemente in base a differenti trattati di pace, formarono il Granducato di Finlandia che entrò a far parte dell'impero russo. L'imperatore di Russia assunse il titolo di granduca di Finlandia. Durante le trattative di pace i rappresentanti del re di Svezia chiesero all'imperatore di Russia di voler conservare agli abitanti della Finlandia i diritti e privilegi acquistatisi nel passato. Questa richiesta causò forse l'introduzione dell'art. 6 del trattato, nel quale si diceva che il re di Svezia veniva esonerato da qualsiasi preoccupazione sulle sorti dei suoi ex sudditi. Lo zar Alessandro I volle conservare inviolata la costituzione della Finlandia e nella dieta di Borgå (Porvoo), 16 marzo 1809, diede alla Finlandia i diritti di provincia autonoma. Nel testo del trattato di pace non si parlava della situazione giuridica della Finlandia sotto il dominio della Russia, e questo punto oscuro provocò discussioni fra gli studiosi finlandesi e i russi.